Voto di scambio alle elezioni del 2009: indagati il sindaco
Mancuso, l’ex assessore Travaglia, il consigliere Aldo Reitano ed il fratello
Nino (candidato con il Fli alle regionali)
La “bomba” giudiziaria deflagra a
S.Agata Militello in piena campagna elettorale per le regionali e rischia di
sconquassare il palazzo comunale.
Il sostituto procuratore di Patti Alessandro
Lia ha concluso le indagini preliminari inerenti il presunto voto di scambio
contestato dal pm in relazione alle elezioni amministrative svoltesi il 6 e 7
giugno 2009 e con la netta affermazione del rieletto sindaco Bruno Mancuso.
Il dott. Lia ha iscritto nel
registro degli indagati dieci persone. Fra di loro spiccano le figure del dott.
Bruno Mancuso, dal giugno 2004 sindaco di S.Agata Militello; l’ingegnere
Filippo Travaglia, assessore sia nella precedente legislatura che in quella
attuale sino allo scorso anno quando si dimise; il dott. Aldo Reitano, attuale
consigliere comunale di maggioranza; il dott. Nino Reitano, fratello di Aldo,
ex consigliere provinciale, ex vice-sindaco e assessore di San Fratello (centro
del quale i Reitano sono originari) e candidato, alle prossime regionali di
fine mese, nella lista del Fli nel collegio di Messina e provincia. Inoltre
figurano altri sei indagati raggiunti dagli avvisi di garanzia, accusati di
essere i “beneficiari” dei favori ricevuti in cambio del loro voto e di quello
di parenti ed amici.
La vicenda del presunto voto di
scambiò partì pochi mesi dopo le elezioni di oltre tre anni fa. Alla Procura di
Patti venne recapitato un esposto dalla firma chiaramente falsa, “Gerlando
Alberti” (nella realtà noto mafioso di Cosa nostra palermitana e più volte
condannato), ma all’interno del quale il pm inquirente trovò materiale e
documentazione, anche con un cd e cassette audio registrate, ritenuto
abbastanza interessante, dal punto di vista probatorio, per aprire un fascicolo
d’indagine.
Nelle registrazioni, in
particolare, sarebbe stato possibile ascoltare le voci degli odierni indagati
che offrivano favori e lavori per chi acconsentiva ad accordare un voto. In
seguito alla Procura giunsero ulteriori segnalazioni, stavolta firmate con nomi
veri e, dopo che venne individuato il “Gerlando Alberti” primo firmatario, gli
uomini della sezione di p.g. della Procura di Patti, iniziarono a sentire delle
persone non da indagate ma come “informate dei fatti”. Il sistema per trovare
candidati e completare le liste (quelle a sostegno del sindaco Mancuso erano
quasi dieci) era semplice: 500 euro “per le spese” ed altri 70 euro per ogni
singolo voto di preferenza riportato.
Scorrendo tra le righe del
provvedimento si legge come ad una casalinga, in cambio della sua candidatura,
fosse stato proposto un posto di lavoro per il marito (presso il Consorzio
autostradale siciliano o una casa per anziani). Inoltre sarebbero stati offerti
70 euro per ogni voto portato, 500 euro per le spese ed una crociera in una
località di libera scelta. Il posto di lavoro in un supermercato di S. Agata,
per una figlia disoccupata o per un giovane padre di famiglia con
un’occupazione precaria, appare come la richiesta tra le più gettonate.
Ed altre quattro persone, allo
stato degli atti, sarebbero state convinte a candidarsi in cambio di un posto
di lavoro. Le spese per la candidatura e la somma per singolo voto riportato
dal candidato erano sempre confermate. Secondo il pubblico ministero, il
sindaco Mancuso, allo scopo di ottenere da una giovane donna l’accettazione
della candidatura, in una delle liste della sua forte coalizione, il voto
della stessa e quello dei suoi prossimi congiunti ed amici, avrebbe promesso di
trovare un posto di lavoro fisso per il fidanzato, all’epoca disoccupato.
Capitava anche che lo stesso potenziale candidato venisse avvicinato da più
persone. A quel punto si trattava di scegliere quale fosse l’offerta più
vantaggiosa.
Ora gli avvisati hanno 20 giorni
di tempo, dal 3 ottobre quando gli avvisi sono stati recapitati, per presentare
memorie difensive attraverso i loro legali. Quindi il pm Lia deciderà se
avanzare la richiesta di rinvio a giudizio al Gip.
La notizia, che in verità a S. Agata
circolava da ieri anche se non vi erano conferme, rischia di causare un
autentico “tsunami” sulle sorti della giunta e dell’intero consiglio comunale
in carica. E, non da ultimo, il sindaco Mancuso è uno degli autorevoli
candidati a presentarsi, nella lista del PdL, alle prossime elezioni politiche
della primavera 2013 con la “benedizione” del suo referente politico, l’ex
ministro della Difesa Ignazio La Russa. Desta sensazione anche la candidatura,
alle prossime regionali, del dott. Nino Reitano in un Fli che si è presentato
agli elettori con l’aureola della pulizia e della trasparenza.
scritto da Giuseppe Lazzaro
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