I voti dei Sanfratellani alle elezioni Regionali

Quasi inesistenti i “grillini”, Micciché il presidente più votato, Reitano primo tra i candidati all’Ars e Fli il partito con il maggior numero di preferenze


Ecco come si sono espressi i voti dei cittadini di San Fratello alle ultime elezioni regionali. Su 3.797 aventi diritto, si sono recati alle urne 2.042 cittadini, cioè il 53,78%, 6 punti percentuale in più rispetto alla media dell’isola. 

Il dato contrasta con quello del 2008, quando si superò il 70%, infatti allora su 3.960 aventi diritto, votarono 2.781 cittadini.

I voti dei sanfratellani non rispecchiano l’orientamento del resto della regione, e così tra i presidenti il più votato è stato Micciché, che ha raccolto quasi il 50% delle preferenze, in pratica quasi un Sanfratellano su due ha votato per il leader di Grande Sud. Altro dato che contrasta con le scelte dell’isola è certamente i pochissimi voti raccolti del Movimento 5 Stelle e dai suoi candidati, appena nove voti in tutto.

Presidenti più votati:
924 voti – Micciché
416 voti – Crocetta
293 voti – Musumeci
123 voti – De Luca

Partiti più votati:
528 voti – Fli
333 voti – Mpa
290 voti – PD
215 voti – Grande Sud
149 voti – PdL


Candidati all’ARS che hanno preso più di 10 preferenze (sottolineati gli eletti):

Musumeci Presidente
74 voti – Carmelo Currenti

Rivoluzione Siciliana
98 voti – Salvatore Mangione

Udc
26 voti – Bruno Natale
22 voti – Pio Amadeo
17 voti – Giovanni Ardizzone

Grande Sud
52 voti – Santo Galati Rando
38 voti – Bernadette Grasso
34 voti – Carmelo Calabrò

Fli
482 voti – Antonino Reitano
20 voti – Carmelo Briguglio

PD
160 voti – Francesco Rinaldi
65 voti – Francesco Calanna
34 voti – Giuseppe Laccoto

Crocetta Presidente
20 voti – Marcello Greco

IdV
17 voti – Antonino Di Stefano
16 voti – Angelo Battello

MpA
165 voti – Anna Carroccio
104 voti – Giuseppe Picciolo
25 voti – Vincenzo Tamburello

PdL
65 voti – Santi Formica
47 voti – Antonino Germanà
12 voti – Giuseppe Buzzanca
10 voti – Dario Paterniti Martello


La rappresentante dei Nebrodi 
Le elezioni regionali di domenica hanno consegnato ai Nebrodi appena tre deputati nella nuova Ars con secche sconfitte per diversi, papabili, aspiranti ad una poltrona a Palermo. Tra le neo elette spicca la figura del sindaco di Caprileone Bernadette Grasso. Per la prima volta nella storia il piccolo comune di Caprileone avrà il suo deputato. Dal 12 luglio 2004 è sindaco del centro nebroideo ed è stata eletta all’Ars nella lista Grande Sud ottenendo un successo straordinario con 4.645 preferenze. 


“E’ un risultato eccezionale - dice il neodeputato -, forse al di là delle mie previsioni, dato anche il momento e la sfiducia che si sono manifestate con l’astensionismo. Ma non è solo il risultato mio personale ma anche della gente. Ho improntato la campagna elettorale cercando di illustrare le mie proposte, dimostrando il mio impegno, la passione per questo territorio, la mia voglia di spendermi per i Nebrodi e per la provincia e la città di Messina. Ringrazio tutti gli amici e gli elettori, uno ad uno, perché, ripeto, è stata una campagna elettorale condotta insieme alla gente raggiungendo tutti i comuni. Credo che questo sia la soddisfazione più grande. Ringrazio anche tutti gli amministratori che mi sono stati vicini.

Lei rappresenterà all’Ars i Nebrodi, insieme a due deputati di schieramenti diversi, Giuseppe Laccoto e Nino Germanà: quali iniziative porterà avanti?

“Ho sempre detto che i Nebrodi, negli ultimi anni, alla Regione non sono stati rappresentati e necessitano di una presenza che si spenda per questo territorio e non solo. Io rappresenterò i Nebrodi ma anche tutta la provincia di Messina. Ma a Palermo non andrò da sola ma ci andremo tutti insieme perché il nostro territorio necessita di risposte. Quindi mi auguro che le risposte, questo sogno siciliano, la voglia di cambiare e di fare politica, porti sviluppo nelle nostre comunità e che possa finalmente avverarsi”. [Fonte: intervista di Giuseppe Lazzaro, da Gazzetta del Sud] 

Commenti

  1. a san fratello non abbiamo mai avuto un politico degno del paese. chi sale si fa gli affari propri. poi ci lamentiamo che il paese va male.ognuno pensa a se e dio per tutti.

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    1. Comunque, vorrei correggere il giornalista sui voti del MoVimento 5 Stelle, che ne ha avuto 24 e non 9. Cambia poco, ma credo sia giusto dare numeri esatti a chi legge.

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    2. Il grillo parlante ha rimbeccato pinocchio.

      A ciascuno interessa il suo … non quello degli altri.

      « Tra le cose che esistono, le une dipendono da noi, le altre non dipendono da noi.»
      «Non dipendono da noi: il corpo, i nostri possedimenti, le opinioni che gli altri hanno di noi; in una parola, tutti quelli che non sono propriamente fatti nostri.»
      (Epitteto)

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