Niente soldi, situazione rifiuti drammatica
nei 33 comuni. Appello ai cittadini a pagare le bollette.
La situazione legata al servizio
di raccolta rifiuti nell’Ato Messina 1 probabilmente mai è stata drammatica come
oggi.
L’Ato, a venti giorni dalla fatidica scadenza del 31 Dicembre, sancito
per legge per lo scioglimento ed il passaggio alle Srr, è nei fatti senza
un soldo in cassa per poter pagare il gestore del servizio.
Gli incontri della
scorsa settimana a Palermo col commissario regionale per l’emergenza e col
direttore del dipartimento rifiuti, tendenti ad ottenere almeno
un’anticipazione con fondi regionali delle quote per poter pagare il gestore,
hanno avuto esito negativo, la Regione ha chiuso la porta in faccia, lasciando
intuire a chiare lettere che non c’è e non ci sarà neanche l’ombra dei fondi
richiesti.
Mentre gli operatori della raccolta sono sul piede di guerra, alle
soglie del settimo mese senza stipendio, ai vertici dell’Ato non è rimasto
altro da fare che rivolgere l’appello ai cittadini di pagare le bollette che
proprio in questi giorni sono state recapitate, al fine di poter incassare e
girare la liquidità alle imprese.
Di fatto, però, la raccolta nei 33 Comuni è
ferma, gli operatori, dopo le ripetute assemblee della scorsa settimana, non
sono più in grado di assicurare altri servizi che non siano quelli minimi ed
essenziali. Come se non bastasse, proprio in queste ore, ai dipendenti delle
cooperative che lavorano nella raccolta e smaltimento dei rifiuti sono state
recapitate le lettere di licenziamento, atto dovuto e già preventivato, proprio
in vista della scadenza del mandato delle Ato al 31 Dicembre. In tal senso, la
confusione regna sovrana, tanto tra le istituzioni politiche rappresentative del
territorio quanto tra gli addetti ai lavori.
Immersa tra mille polemiche tra
chi non vorrebbe e chi invece è a favore, la costituzione delle Srr è avvolta
in un fitto mistero, mentre non è ancora dato sapere quale sia l’orientamento
ufficiale da parte del nuovo governo regionale che inevitabilmente, messi da
parte slogan di facciata e propositi di rivoluzione da volantino elettorale,
dovrà quanto prima decidere che svolta dare alla questione. A tal proposito si
vocifera della possibilità di un’ulteriore proroga della vita, o meglio diremmo
dell’agonia delle Ato, per altri sei mesi. Al momento l’unica cosa certa è che
i lavoratori si stanno organizzando per lo sciopero e la mobilitazione previsti
per il prossimo 13 Dicembre.
fonte: AM Notizie
la frana no ci ha uccisi grazie a Dio, ma moriremo di pestilenza per i rifiuti......
RispondiEliminaInfatti!!!!La comunità di San Fratello ringrazia quanti in occasione dell' evento franoso del 2010 li avevano assicurati sulla decisione del direttivo che prevedeva la non tassazione per quell'anno!!!!A distanza di due anni, sarà la memoria corta od altro ai cittadini di San Fratello si stanno recapitando , sentite bene, le bollette del 2010!!!!!
RispondiEliminaè giusto che chi continua a vivere nel paese paghi la spazzatura,cio che non è giusto che chi ha una casa da demolire e che non è piu potuto venire neanche in vacanza debba pagare la spazzatura per un servizio di cui non ha usufruito.é pazzesco noi come cittadini non residenti non abbiamo avuto neanche un centessimo,cosa ancora più grave è che abbiamo tirato fuori soldi per una casa che di fatto non c'è più a volte mi vergogno di vivere in questo paese(italia ),dove tutti i politici che dovrebbero diffendere i diritti del popolo non pensano ad altro che a loro stessi
RispondiEliminanon solo ma anche il conguaglio del 2007
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