L’amministrazione di San
Fratello ha presentato istanza per mantenere l’autonomia sulla base dell’insegnamento
della minoranza linguistica.
Nel corso del tavolo tecnico
regionale convocato nei giorni scorsi dall’assessore alla formazione, è stata
decisa l’aggregazione nell’ambito delle necessarie determinazioni in materia di ridimensionamento
scolastico degli istituti comprensivi di Acquedolci e San Fratello.
La “Verga” di Acquedolci e
il “Manzoni” di San Fratello dunque dall’anno scolastico 2013/2014 costituiranno
un’unica realtà con un totale di quasi 1.000 iscritti (565 ad Acquedolci e 350 a
San Fratello), forte soprattutto di un determinatore culturale comune che
sosterrà e amplierà l’offerta formativa.
L'Istituto Verga di Acquedolci |
L’indicazione giunta dall’Assessorato
Regionale ha riscontrato gli auspici dell’amministrazione comunale di
Acquedolci e dei dirigenti dei rispettivi istituti, che sulla base della
conclamata sintesi socioculturale esistente tra le due comunità hanno decisamente
sostenuto l’aggregazione delle due realtà scolastiche che in atto risultano
sottodimensionate.
Soddisfatti il sindaco di
Acquedolci, Ciro Gallo e l’assessore alla pubblica istruzione, Daniela Zingale
che hanno accolto con favore l’accorpamento ritenendolo utile al fine di
continuare a mettere in atto tra le due comunità, azioni comuni per lo sviluppo
delle reciproche peculiarità.
Allo stesso tempo però, da
San Fratello giungono reazioni diverse, pur accogliendo con favore l’ipotesi di
accorpamento con Acquedolci, naturale connubio con la comunità sanfratellana,
in caso in cui l’accorpamento stesso fosse inevitabile, l’amministrazione
comunale per mezzo dell’assessore alla pubblica istruzione, Teresa Nicolosi ha presentato
istanza per il mantenimento dell’autonomia alla luce del fatto che nel prossimo
mese di marzo, lo stesso piano di ridimensionamento scolastico regionale
potrebbe essere rivisitato.
Il plesso delle Scuole Manzoni che verrà recuperato |
La richiesta di mantenimento
di autonomia per l’istituto comprensivo Manzoni, nella cui disponibilità il
prossimo anno dovrebbe tornare uno dei plessi danneggiati dalla frana, si
poggia soprattutto sulla necessità di conservare la peculiarità didattica nell’insegnamento
della “lingua galloitalica”, che proprio di recente ha avuto il riconoscimento
di patrimonio immateriale da parte dell’UNESCO.
Giuseppe Romeo, Am Notizie
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