Avanti con le demolizioni, meno con i rimborsi

Il paese sembra spacciato all’estinzione, eppure la via della salvezza esiste.


In questi giorni si sta compiendo un’ulteriore tappa di quel lungo programma stilato dalla Protezione Civile per ridare un volto più sereno al paese di San Fratello: la demolizione degli edifici privati va avanti, e dopo le vie Fontananuova e Pirandello, i lavori interessano anche la via Stazzone. Pochi colpi delle ruspe e in mezza giornata finiscono in macerie sacrifici di 30, 40 o persino 50 anni.

Purtroppo, è ancora poco chiara la situazione dei rimborsi ai cittadini che hanno perso la casa e l’accesso al contributo di riparazione a coloro che vogliono sistemare l’abitazione lievemente danneggiata dal dissesto idrogeologico del 2010.

Motivo di speranza per tutto il paese, sono certamente i lavoretti che qualche proprietario ha iniziato per rientrare nuovamente nella propria abitazione. Ma tutti ci assicurano che le spese sono a loro carico.

Ormai è abbastanza chiaro: “l’ordinanza eseguita a suo tempo non garantisce un tetto, ma solo una parziale copertura ai soli cittadini che intendono (e possono) investire nuovamente a San Fratello”.


In molti, nonostante la riduzione del rimborso, hanno preferito investire altrove e purtroppo ci costa segnalarlo, non sono stati fatti degli atti concreti per convincere questa gente a non abbandonare l’antico borgo. Le statistiche sono impietose: 2/3 degli sfollati vive altrove, alcuni spostando definitivamente la residenza; altri mantenendo la residenza solo per accedere al contributo di Autonoma Sistemazione, ma di fatto ormai hanno stabilito la propria dimora nei centri limitrofi; mentre un’altra parte che è rientrata nel centro collinare, ha in ogni caso messo le basi per continuare la propria vita altrove e proseguire così l’esodo che sta uccidendo lentamente San Fratello.

A questi, si aggiungono famiglie (soprattutto quelle giovani) che nonostante non siano state colpite direttamente dalla frana, hanno deciso comunque di andare a vivere sulla costa (S. Agata, Acquedolci e Capo d’Orlando le mete più ambite).

L’economia ne sta risentendo, e molte attività lamentano il calo degli introiti. Speriamo che nei prossimi giorni si faccia qualcosa per ridare a tutti coloro che stanno vivendo il dramma della demolizione un motivo in più di conforto, e una nuova casa.

A pochi giorni dal “clou dei riti Pasquali” - che garantirà una boccata di ossigeno alle magre casse del commercio Sanfratellano - lo scenario apocalittico del paese suscita una logica domanda: “Possiamo ancora salvare San Fratello? 


Certamente! Tutti siamo convinti che la frana sia la conseguenza principale dell’abbandono del paese, ma occorre ricordare che San Fratello si sta spopolando costantemente da circa 50 anni; inoltre il trend negativo riguarda il 97% dell’intero territorio dell’entroterra siciliano. Perciò, il dissesto idrogeologico ha solamente accelerato un fenomeno già in atto da tempo e un po’ ovunque (rif. comunità montane).

Tabella ultimi censimenti

Abitanti (statistiche censimento dal 1971 al 2011) 
Città
1971
1981
1991
2001
2011
San Fratello
6.457
5.420
5.055
4.561
3.942
San Marco
3.086
2.508
2.396
2.202
2.083
Naso
6.471
5.619
4.741
4.512
4.015
Tortorici
10.512
10.194
8.484
7.535
6.732
Mistretta
6.631
6.289
6.195
5.541
5.014
Alcara
3.361
3.038
3.079
2.473
2.072
Cesarò
4.321
3.100
3.280
2.815
2.572


Occorre un piano di ripopolamento, che deve basarsi su due principi strettamente interconnessi: lavoro e qualità della vita.

Bisogna che gli amministratori e i cittadini tutti, si sforzino di attuare un piano di lavoro che non sia la ricerca morbosa dello stipendio pubblico, poiché destinato a dare vantaggi solo al “Padre di Famiglia del presente”, ma privo di sviluppo per il territorio; nonché di continuità e di futuro per San Fratello.

Le prove sono lampanti, visto che la stragrande maggioranza dei dipendenti pubblici di San Fratello ha i figli fuori il territorio comunale, o con la valigia pronta!

Diversamente, esempi di lavori artigianali di qualità garantiscono il passaggio di consegne dai padri ai figli, questi hanno garanzie di operare e restare sul territorio, con buoni propositi di crescita per l’intero paese, senza contare la possibile offerta lavorativa per nuova manodopera.








     
È davvero difficile tradurre tutto questo in fatti? Purtroppo la crisi economica mondiale non aiuta il trasferimento di queste proposte dalla carta alla realtà, tanto meno il territorio che politicamente e culturalmente offre il minimo indispensabile sul tema della crescita collettiva; a tutto ciò si somma una certa ignoranza in materia e un sempre minore attaccamento alla propria terra e alle proprie radici. 

Però, la stessa crisi potrebbe indurre a rischiare un investimento visto che ormai un po’ dappertutto nella penisola le vacche grasse si sono estinte! Di conseguenza, l’idea di investire a San Fratello, per quanto oggi possa sembrare folle, potrebbe essere la soluzione per tanta gente, visto le enormi potenzialità mai sfruttate. I settori e gli ambiti sono innumerevoli e non si fermano certo alla sola accoglienza o alla ristorazione di qualche passante, come molti pensano.

Un esempio di possibile risorsa, sono le potenzialità economiche della rete internet, conosciute e sfruttate solamente da una parte insignificante dei cittadini. Al nord ci sono aziende con sedi lavorative in minuscoli e sconosciuti centri, eppure la loro produzione viene conosciuta e venduta ovunque nel mondo, con lavoro garantito per i giovani del paese in cui risiedono.


Questa nuova frontiera globale del commercio è totalmente ignorata da gran parte dei cittadini che producono lavoro a San Fratello. A questo punto non sarebbe un’idea campata in aria quella di organizzare corsi, convegni e seminari che insegnino come sfruttare le risorse del territorio, quindi promuovere e vendere il nostro prodotto. In poche parole, fare business!

Tutto il resto verrà dopo: i fatti dimostrano che ovunque c’è offerta di lavoro risiede anche lo sviluppo, il progresso e quindi l’incremento della popolazione. Spesso, anche in contrasto alla qualità della vita: basta osservare le aree eccessivamente industrializzate dove la vita media si abbassa anche di 10 anni, eppure sono densamente popolate; che dire poi delle aree soggette ad elevato rischio calamità (con un tasso di mortalità molto più elevato di una frana), come vulcani, terremoti, tsunami e cosi via… anche in questi luoghi l’offerta lavorativa richiama nuovi abitanti che nel nome del “Dio denaro” accettano il rischio.   

Aree a rischio calamità maggiore
È ancora presto per dirlo, anche perché attualmente non si riesce a scorgere la luce in fondo al tunnel, ma forse la fine di San Fratello non è scritta, come molti vorrebbero sostenere. In fondo come dice un noto proverbio isolano: “Non può fare più buio di mezzanotte!” [C.E.]

Commenti

  1. ringrazio il sito sottolapietra e i suoi collaboratori perchè come sempre da spunto e idee molto attuali che purtroppo qui non si conoscono ancora , sono perfettamente d'accordo al nuovo business che tutti dovremmo conoscere per promuovere i nostri prodotti ma come fare? chi potrebbe aiutarci a cercare di risollevare l'economia ? questo quesito l'ho posto nell'articolo che avete pubblicato "una poltrona in tre" e mi è stato risposto se pur da un sig. anonimo che se credo in un futuro sviluppo sotto ogni aspetto è più sicuro che io possa andare su Marte.... adesso dico che in primis dovremmo cambiare la mentalità o quantomeno aggiornarla un po , e quindi concordo pienamente con te , Carmelo che per vendere i nostri prodotti dobbiamo IMPARARE a promuoverli PER RISOLLEVARE LA NOSTRA ECONOMIA

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  2. Questo articolo andrebbe stampato e consegnato a tutti i candidati, ai commercianti e ai pseudoimprenditori san fratellanni

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  3. chi può biasimare le persone che hanno deciso di investire altrove? credo nessuno... si sono visti i sacrifici di una vita buttati via in un attimo...e nonostante ciò le cose che sono state fatte non sono servite a molto per far tornare queste persone qui... Non so se questo paese sarà destinato a diventare un paese di soli "vecchi" ma senza dubbio non è con le piccole "agevolazioni" prima delle elezioni che i nostri politici ci riusciranno...

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    1. va bene ok ognuno può fare quello che vuole, però rivedere certi faccioni che si candidano dopo che hanno scelto di vivere da un altra parte fa rabbia pero'. VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA Fatevi la politica dove abitate adesso

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  4. condivido quanto scritto da Antonella, purtroppo la classe dirigente di S. Fratello ha pensato solamente ai propri interessi e non mi riferisco all'attuale maq anche e sopratutto al passato. Promuovere è un verbo che la politica sconosce per la cittadinanza. Iniziative ZERO ad esempio cosa sta facendo l'attuale amministrazione er recuperare dopo la frana la strada principale chen va dalla portella alla banca? Lato six non via abita più nessuno, che intenzioni hanno per le case di chi Abitava?

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