Chiude il Parco "fantasma" di Tusa, Caronia e San Fratello

Addio al parco "Nebrodi Occidentali" che territorialmente riunisce la zona archeologica di Kalactè (Caronia Marina), Halaesa (Tusa) e di Apollonia (San Fratello).


Non ha perso tempo l’Assessore Regionale ai Beni Culturali, Maria Pia Sgarlata che a pochi mesi dal suo insediamento riordina il settore affidatole da Rosario Crocetta. Non usa mezzi termini, la Sgarlata per definire quello che si è trovata di fronte: un poltronificio, dove ogni stanza era buona per erigerla a museo e piazzarci un dirigente.

Una giungla di uffici, una marea di 305 dirigenti, un sistema di parchi senza confini, non delimitati, con i dirigenti che non conoscevano neanche l'estensione dell'area di loro competenza. Per questo è necessaria una maxiriforma che colpirà parchi ed uffici corrispondenti che in totale passeranno da 26 a 18.

Poi la scure calerà su una ventina di strutture intermedie e tutta una serie di musei che passeranno sotto la gestione delle soprintendenze, e addio organi amministrativi. Tra gli 8 parchi in funzione, che cesseranno di esistere quello dei Nebrodi Occidentali a Messina.

A conoscerne l’esistenza solo gli impiegati, a comprenderne compiti e funzioni forse neanche loro. Si tratta di una struttura periferica intermedia istituita con decreto n. 370 del presidente della regione il 28 giugno 2010.

Territorialmente riunisce la zona archeologica dell'antica Kalactè (Caronia Marina), gli antichi insediamenti di Halaesa (Tusa) e di Apollonia (San Fratello). Obiettivo: valorizzare tutte le risorse, in sinergia con i Comuni e l'Ente Parco dei Nebrodi.


Il parco, si scopre, ha una sede in contrada Santa Maria delle Pelate a Tusa ed una presso gli uffici dei Beni culturali ed ambientali di Messina. Quali le figure operanti all’interno della struttura?
2 dirigenti responsabili, 10 istruttori direttivi, e 10 operatori e 3 assistenti. Quindi: c’è un parco, istituito con decreto, c’è una struttura organizzativa, ci sono due sedi, c’è un territorio di pertinenza, ci sono 26 impiegati, ma si scopre la sua esistenza solo quando è in procinto di essere chiuso.

Dal 2010 anno della sua istituzione al 2013 anno della sua chiusura, c’è da chiedersi quali e quante le attività del Parco? Che servizi ha fornito? Quali le prestazioni erogate? Quali le competenze del personale in servizio? Meglio non rispondere, meglio chiudere.

Fonte: Giuseppe Pintaudi, AM Notizie

Commenti

  1. Brava Sgarlata ai fatto centro, dovresti fare lo stesso con i cosidetti ex articolisti.E' arrivato il momento di fare sul serio in sicilia,sei sulla buona strada continua così e la gente ti aplaud. brava e un grazie infinito per quello che fai, per noi siciliani onesti e obedienti al pagamento delle tasse.-

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E perchè proprio con gli ex articolisti? Ti diamo così fastidio, signor "siciliano onesto e che paga le tasse"? E che poi magari stai al bar dalla mattina alla sera, mentre lo stato ti paga 150 giornate agricole perchè risulta che lavori un pezzo di terra che manco sai dove si trova. E finite queste, trovi qualche medico accomodante che ti mette 30 giorni di malattia e lNPS continua a pagarti mentre tu continui a trastullarti dentro il bar tra un bicchiere di birra ed una partita a carte, caro siciliano onesto che paga le tasse! E, forse, ogni tanto lavori anche in nero arrotondando così i tuoi "onesti" guadagni.
      Io, cosidetto ex articolista, mi alzo tutte le mattine alle 7,00 vado sul posto di lavoro (che so dov'è) e ci sto fino alle 14,00. Magari poi non mi stanco, certo, ma, se viene qualcuno a cercarmi, stai tranquillo che mi trova là. Crocetta dovrebbe pensare ad eliminare quest' assistenzialismo spropositato: se volete guadagnarvi il pane, sudatevelo!!!!
      P.S.: Dimenticavo: le tasse le ho sempre pagate anch'io ex-articolista.

      Elimina
  2. Queste notizie sono musica agli orecchi delle persone oneste! Troppi dirigenti ed impiegati... e il lavoro burocratico va sempre a rilento. Non ci vuole la bacchetta magica, ma capacità,solerzia e onestà.

    RispondiElimina
  3. ma perchè esisteva un "parco nebrodi occidentali" ....???

    sarei curioso di sapere chi ci lavora o lavorava .... chi l'ha istituito etc ... mmmaaaahhhh
    povera sicilia

    RispondiElimina
  4. ANCHE GLI STIPENDI REGIONALI DOVREBBERO ESSERE RIDOTTI SIA DEGLI IMPIEGATI CHE DEI DIRIGENTI E' INUMANO SENTIRE CHE UN INPIEGATO REGIONALE DI SESTO LIVELLO PRENDE IL DOPPIO DI UN INPIEGATO COMUNALE

    RispondiElimina

Posta un commento