Una bomba ambientale da
scongiurare al confine nord dei Nebrodi.
Un Centro di Pre-trattamento
dei rifiuti sorgerà presto nel Fiume Inganno in C.da Carbone nel territorio di
S. Agata M.llo, a ridosso del territorio di Acquedolci e al confine con il
territorio di San Fratello.
La notizia pubblicata sul
quotidiano Gazzetta del Sud del 4 maggio 2013 contraddice quanto avevano promesso molti politici locali, garantendo (a sentir loro) un'azione
di contrasto affinchè questo pericolo per l’intero comprensorio potesse essere
scongiurato.
Centri di pre-trattamento, più semplicemente, tentativi per realizzare impianti di trattamento dei
rifiuti! La terminologia però nasconde un termine più sconcertante:
"Stoccaggio" …di cosa? …"Spazzatura!!!".
Il
M5S presenterà all'ARS un'interrogazione per avere chiarimenti in merito al
sito che sta per nascere nel torrente Inganno. A comunicarlo è Alessandro Rapisardi del
M5S di Acquedolci. Questa megadiscarica può essere potenzialmente una vera bomba
ambientale: il
centro di pre-trattamento costituisce un'attività industriale e necessita
perciò del rilascio dei pareri di compatibilità urbanistica. Si tratta,
infatti, di una megadiscarica che costituirà sicuramente un pericolo per la
salute, per la falda acquifera e per l'immagine turistica del comprensorio. Inoltre,
il territorio sul quale sorgerà l'impianto è geologicamente soggetto a frane ed
erosioni e l'area è identificata come "ad elevato rischio idrogeologico”.
panorama della valle dell'Inganno dal Monte San Fratello |
Quindi,
la valle
dell'Inganno non è un luogo adatto a questa tipologia di impianti industriali
(trattamento dei Rifiuti) nè adeguato ad ospitare una tipologia di
"materia prima" (rifiuti solidi), che producono il pericoloso
percolato.
Intanto
sembra ormai certo che sarà la costituenda RRS - la nuova società per azioni
che controllerà i debiti e i crediti dell'ATO - a supervisionare anche la
realizzazione di questo centro di Stoccaggio e Pre-Trattamento autorizzato dalla
Regione Siciliana.
La vicenda per certi versi sembra la
ripetizione di quanto avvenuto nell’ultimo decennio con gli ATO, allorquando un
similare impianto di pre-trattamento era stato individuato in località Inganno nel
territorio di Acquedolci. Allora ci fu una fortissima presa di posizione
dell'Opinione Pubblica che scese in piazza.
l'avv. Ciro Gallo, sindaco del Comune di Acquedolci |
Oggi, come ieri, sembra determinante la presa
di posizione della politica acquedolcese, in quanto il sito individuato si
trova nei pressi di una cava dismessa e l'unica via di accesso per raggiungere
la località corre a ridosso del fiume, in territorio di Acquedolci, ed è perciò
sottoposta alla competenza territoriale del Comune e alle disposizioni emanate
dal Capo dell'Amministrazione di Acquedolci.
Il sindaco potrebbe in teoria interdire il
transito a mezzi non autorizzati, e lo stesso provvedimento potrebbe essere
emanato dal “primo cittadino” Sanfratellano (per il territorio sottoposto alla
giurisdizione del comune di San Fratello) poiché la strada di accesso spesso è
danneggiata dalle piene dell'Inganno ed è una strada di penetrazione agricola
instabile e costruita con materiali di risulta.
Fonte: Gazzetta del Sud, Acquedolci Politica
http://youtu.be/WJIZu0f7Y0U
RispondiEliminaE nessuno dice nulla, hanno tutti i cani legati, TV, giornali e potenziali sindaci, tutti devono stare in silenzio, allineati e coperti, e fate i passi in modo da non vedere / guardare, Povera gente .............
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