Due Sanfratellani che hanno lasciato San Fratello senza mai abbandonarlo con il cuore.
Durante l’ultima
riunione del consiglio di amministrazione della prestigiosa Società Militari in
Congedo di San Fratello è stato deliberato la nomina a soci
onorari del prof. Benedetto Di Pietro e del col. Ciro Emanuele.
La decisione è stata motivata da quanto dice l’art. 4 dello Statuto Sociale: “…alla classe dei soci onorari possono solamente
appartenere quelle persone che, per nobili fatti o meriti singolari, resero al
paese od alla Nazione, grandi utilità”.
Di seguito una breve
biografia dei due nuovi soci onorari:
Benedetto Di Pietro.
Artista contemporaneo, uomo colto e di grande professionalità, Benedetto Di
Pietro è nato a San Fratello nel 1942 e vive a Milano dal 1960. Dal 1994 si
dedica allo studio del dialetto galloitalico di San Fratello per il quale ha
messo a punto un suo sistema ortografico e ha dato alle stampe diversi lavori
in "sanfratellano".
Già dal 1962
alcune sue poesie vengono pubblicate su
giornali studenteschi, ma le raccolte poetiche in lingua
italiana compariranno a partire dal 1983 con "Passatopresente",
in cui sono inserite molte delle poesie apparse su
antologie precedenti. Nel 1985 pubblica "Eco silente" (Campus,
Lodi); nel 1991 "Sembiante", (Prometheus, Milano), con una nota
introduttiva di Guido Oldani; nel 1994 "Tra sella e
l’infinito", (Prometheus, Milano), con una illuminante Introduzione di
Giuseppe Miligi; nel 2008 pubblica con Prometheus "Canto del
mio dire", con un saggio introduttivo di Giuseppe
Panella che fa un excursus su tutta la
produzione poetica di Di Pietro.
Studioso del
dialetto galloitalico parlato a San Fratello, che
codifica con l’aiuto di Vincenzo Orioles dell’Università di Udine e
Salvatore C. Trovato dell’Università di Catania, cerca di
farlo conoscere anche negli ambienti accademici scrivendo in
tale dialetto testi di poesia e di narrativa.
Pubblica così la raccolta di racconti brevi "Àmi d
carättar" ‘Uomini di carattere’ (Akron, Furci Siculo, 1996) con un
saggio di Vincenzo Orioles e Introduzione di Giuseppe Cavarra.
Nel
1998 esce la raccolta di proverbi e
detti sanfratellani "Ghj’antiègh d’sgiàiu accuscì" ‘Gli antichi
dicevano così’ (Akron, Furci Siculo) con Introduzione di
Giuseppe Cavarra. Nel 1999
esce nella collana “Progetto galloitalici” dell’Università
di Catania, la raccolta di poesie "Â tarbunira" ‘All’imbrunire’
(Il Lunario, Enna) con un saggio glottologico di Salvatore C.
Trovato e Postfazione di Giuseppe Miligi.
Questa raccolta è stata oggetto della tesi di
laurea di Loredana Cantone discussa presso l’Università di
Catania nel 2003.
Nel 2000 esce il
percorso poetico fiabesco "U scutulan di la rraca" ‘Lo
scossone della rocca’ (Montedit, Melegnano), con Postfazione di Vincenzo
Orioles.
Nel 2004 il
Centro Internazionale sul Plurilinguismo dell’Università di
Udine pubblica le sue "Faräbuli" ‘Favole’, 42 favole di Jean
de La Fontaine scelte e
riscritte nel dialetto sanfratellano, con Prefazione di Vincenzo
Orioles. Nel 2007 ha dato alle stampe "I
primi canti lombardi di San Fratello" (Montedit, Melegnano),
un’analisi filo-glottologica dei
canti popolari sanfratellani pubblicati da
Lionardo Vigo e Luigi Vasi, nella seconda metà dell’Ottocento.
L’ultimo suo lavoro pubblicato,
in lingua, è "Il canto della pernice" (Manni Editori, San
Cesario di Lecce 2009), un romanzo breve di
respiro internazionale ed ha in corso di
pubblicazione la raccolta "Racconti di una sera". Presso l’Università
della Terza Età di Melegnano, da
anni tiene corsi sul Rapporto tra poesia e musica
e sulla Scrittura creativa. (da Benedetto Di Pietro Blog)
Ciro Emanuele. Nasce a San Fratello nel 1951, circondato dall’affetto della famiglia,
trascorre serenamente la sua fanciullezza, alternata a momenti di grande
vivacità durante i giochi all’aperto con gli amici, con i quali trascorre molta parte del suo
tempo, compatibilmente con la scuola, dove mostra grande interesse e
partecipazione ottenendo ottimi risultati.
Crescendo ed
assistendo alla costante migrazione di interi nuclei famigliari, di compagni ed
amici, ben presto si rende conto delle
scarse possibilità lavorative offerte dal paese.
Affascinato
dalla carriera militare, ancora giovanissimo, decide di arruolarsi
nell’Esercito, percorrendo brillantemente, con dedizione ed altissimo senso del
dovere, tutti i gradini di una fulgida carriera militare, fino al conseguimento
del grado di Colonnello.
Eccellente servitore dello stato, nel 2006 gli viene conferita dal Presidente della
Repubblica l’onorificenza di “Cavaliere Ordine al Merito della Repubblica
Italiana” e nel 2010 quella di “Ufficiale Ordine al Merito della
Repubblica Italiana”. E’ in quiescenza da qualche anno.
Lontano
fisicamente dalla terra d’origine e dalla famiglia, matura nel tempo un
fortissimo attaccamento al paese natio e alle tradizioni, che lo portano ad
elevare al massimo i valori della famiglia, dell’amicizia e lo spirito di
appartenenza che lo legano indissolubilmente a San Fratello.
L’ultima
frana che ha colpito pesantemente il Paese nel 2010, segna una svolta nel suo
rapporto con la propria terra, attraverso i nuovi mezzi di comunicazione
(Facebook, Youtube) è in prima linea
con altri emigrati, per sostenere, rincuorare,
motivare la popolazione sanfratellana a
ricominciare in quella terra, nonostante le avversità conseguenti il disastro
idrogeologico.
Encomiabile
la costante attività di promozione del territorio, delle tradizioni e della
cultura sanfratellana, che diffonde giornalmente in internet tramite il gruppo
da lui fondato “San Fratello of
Facebook”. Generoso e
sincero con gli amici, un Sanfratellano di cui essere orgogliosi. (di Carmelo
Faranda)
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