Terzo anniversario della scomparsa di Benedetto Ziino

17 settembre 2010, San Fratello pronta a festeggiare il più illustre dei suoi cittadini piange la perdita del giovane Benedetto.


di IN RICORDO DI BENEDETTO ZIINO (Pagina Facebook).
Ed oggi è grande festa qui, ma nel nostro cuore prevale solo la tristezza. Ormai niente è più come prima. E questa festa non sarà mai più come prima. È  Impossibile non ricordare quei momenti dolorosi. La nostra mente torna indietro e si ferma a quel giorno. 


Sono trascorsi tre anni da quel terribile venerdì  17 settembre.. il tempo passa in fretta, ma nessuna distanza temporale, nessuna distanza fisica ci impedirà di pensarti e ricordarti. C’è ancora una domanda che da sempre ci poniamo e che mai avrà una risposta.. Perché? 

Questa è la domanda che ci assale nei momenti felici, quando accadono le cose belle e tu non sei qui tra noi; quando accadono le cose tristi, ed avremo bisogno del tuo sorriso.. perché? Ci chiediamo.. perché è successo tutto questo! Perché a 19 anni? Perché quella notte? Perché hai dovuto perdere la vita così presto. Perché non sei qui con noi? Una risposta non c’è. Invano la si può cercare, ma non la si trova.

Ed è triste, tanto triste tutto ciò. Il tempo passa, ma le ferite non si cicatrizzeranno mai e poi mai.  
Una parte di noi, è rimasta ferma a quella notte. Ma il mondo continua a girare e le stagioni continuano a passare. Abbiamo continuato a vivere, e lo abbiamo fatto per te che non puoi più farlo. C’è però chi è vivo ma è morto dentro. Non si riesce a sopravvivere alla morte di un figlio. 

Ci sono corpi che camminano, che sorridono, ma gli occhi non mentono; e quegli occhi sono di pietra dopo quella notte. Però, per fortuna, basta chiudere gli occhi per fare un lampo nel passato e ritrovarti. Basta guardare gli occhi dei tuoi fratelli per rivedere te. Basta guardare il cielo, per sentire il brivido di averti vicino.

Viviamo adesso con la consapevolezza del tempo che abbiamo, con la lezione che abbiamo appreso da te: non viviamo in eterno, ed ogni giorno, ogni attimo potrebbe essere davvero l’ultimo. Non vuole essere un messaggio ansioso ma una riflessione riguardo il tempo prezioso che possediamo e che spesso buttiamo via inutilmente.

Spesso nelle difficoltà quotidiane, della vita, ci demoralizziamo, ci sentiamo persi e non abbiamo la voglia di andare avanti; ma quella voglia dovremmo trovarla ogni giorno, quando aprendo gli occhi vediamo il sole che sorge, sentiamo il suono degli uccelli nel cielo o la pioggia che cade e percepiamo l’alito che cova nella nostra casa.

Quello è il profumo della vita stessa, della nostra. Non dobbiamo buttare via il tempo a nostra disposizione, non dobbiamo mai abbatterci, mai tirarci indietro, perché in qualunque situazione difficile ci troviamo, c’è sempre chi preferirebbe stare al nostro posto, con i mille problemi, piuttosto che non esserci più.

Che questo giorno, a distanza di 3 anni, dalla scomparsa del giovane Benedetto, sia un giorno che ci faccia riflettere maggiormente sul dono della vita e del tempo. Affinché da queste tragedie si riesca a trarre qualche insegnamento. Il ricordo di Benedetto resterà sempre vivo nei nostri cuori e nei nostri pensieri. 

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