L’anima eterna della Chiesa di San Nicolò

I cinquanta presepi di San Fratello: luci accese anche sul piccolo presepe posto ai piedi del Cristo Risorto.


di Carmelo Emanuele.
Sarebbero quarantasette secondo la Chiesa Madre i presepi di quartiere di San Fratello. Anche se nel conteggio ne mancherebbero un paio che hanno fatto la loro comparsa di recente e non fanno parte del circuito religioso, che proprio in queste sere vede la cittadinanza alternarsi per le vie del paese davanti alle molteplici rappresentazioni della natività insieme ai bambini in festa e ai canti natalizi.




Un’atmosfera probabilmente unica e mai respirata fino ad oggi nel centro montano. L’anima del paese quindi è ancora viva, confermando anche agli scettici e ai pessimisti, che ci vorrà ancora un bel po’ prima che le luci dei riflettori si spengano su questo singolare paese.


Tra tutti i presepi non possiamo non segnalare quello realizzato ai piedi dell’altare di quella che fu la Chiesa nuova di San Nicolò. Grazie a questo presepe si riaccendono le luci sul Cristo Risorto, ultima parte in vita delle Sacre (nuove) mura “nicoline”. 

I cittadini nonostante la crisi economica pretendono la ricostruzione dell’antica matrice, anche all’interno di un edificio di piccole dimensioni, ma che sia simbolico in rappresentanza della Comunità che si rispecchia nel culto di San Nicolò di Bari. Una devozione nata probabilmente con la rifondazione di San Fratello ad opera dei Normanni.


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