I lavoratori forestali lasciati a casa dalla Regione

I giorni passano e la finanziaria non ancora approvata continua a spegnere ogni speranza di un reddito per migliaia di famiglie. Nel settore forestale, spesso unico sostegno per gran parte di intere comunità dell’entroterra, non iniziano i cantieri con ripercussioni pesantissime su territorio ed occupazione.


Intanto i lavoratori forestali dei comuni nebroidei hanno consegnato le schede elettorali nelle mani dei rispettivi sindaci.

“È la dimostrazione – afferma il segretario provinciale della Fai Cisl, Calogero Cipriano – come questa categoria, pur in ginocchio, protesti civilmente contro la politica del parlare, dei giochi di potere, delle poltrone e delle lite sterili e puerili che affamano la gente. Lavoratori che, per legge e per pochi mesi, dovrebbero svolgere i lavori stagionali nei boschi messinesi e invece sono ancora in attesa dell’avviamento”.

La Fai Cisl ricorda, inoltre, come la provincia di Messina sia la più boscosa della Sicilia. “I nostri boschi – spiega Cipriano - sono abbandonati a se stessi, senza viali parafuochi e in caso di incendio non c’è alcuna squadra antincendio che possa tutelare i cittadini per lo spegnimento degli stessi”.


L’attesa dei lavoratori e del sindacato, adesso, è per il 27 maggio. “Confidiamo – conclude il segretario provinciale della Fai – che questa politica irresponsabile trovi tutta la copertura finanziaria per i forestali, e non solo pochi spiccioli, per poter avviare i lavoratori. Noi non staremo a guardare e continueremo a stare vicino a lavoratori che, per un tozzo di pane, devono aspettare i lunghi tempi di una classe politica che vive nell’abbondanza”.
          
Fonte: GLPress; Am notizie

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