A Patti convegno per sfruttare i 5 miliardi di euro previsti per l'agricoltura in Sicilia

Piani di sviluppo regionale Sicilia 2014-2020.

di Sergio Granata.
“Nuove opportunità in agricoltura – Piani di sviluppo regionale Sicilia 2014-2020” Questo sarà il tema di un incontro che si svolgerà giovedì 6 novembre, alle ore 17,00, nella sala convegni di piazza Mario Sciacca a Patti per iniziativa dell’associazione “Tindariadi”.  

Per l’agricoltura siciliana si avvicina un momento di grande importanza perché nel 2015 partono i piani di sviluppo che saranno finanziati con fondi europei per un miliardo l’anno per cinque anni. Si tratta di un’opportunità irripetibile per rilanciare un settore che, come l’agricoltura siciliana, presenta enormi potenzialità finora frustrate dall’incapacità di modernizzarsi adeguatamente per rispondere alle esigenze di mercato. 

In vista della pubblicazione dei bandi che dovrebbe avvenire già nel mese di febbraio, bisogna quindi avere già le idee chiare sulle possibilità offerte e i progetti che i vari operatori potranno portare avanti facendo conoscere, fin d’ora, quali sono gli assi di intervento. Per non trovarsi impreparati di fronte ad un programma che potrebbe essere di grande importanza per la nostra economia, l’associazione “Tindariadi”, in collaborazione con la sezione regionale “Solw Food” e dell’ordine degli agronomi, ha organizzato questo primo incontro a Patti anche al fine di chiarire, con i tecnici del settore, quali sono le prospettive per la nostra agricoltura. 

L’incontro sarà moderato dal presidente dell’associazione “Tindariadi”,  avvocato Tino Giusto. I diversi temi saranno trattati dal dottore Feice Genovese, presidente dell’ordine degli agronomi e forestali di Messina, dal dottore Rosario Gugliotta, presidente Slow Food Sicilia. Prima del dibattito interverrà l’imprenditore agrigolo siciliano,  Giuseppe Li Rosi,  che racconterà la sua esperienza e del successo ottenuto con la coltivazione, con metodi esclusivamente biologici e tradizionali, degli gli antichi grani siciliani. Le conclusione sono affidate al dottore Salvatore Bottari, dirigente dell’Ispettorato provinciale dell’agricoltura di Messina.

Fonte: amnotizie.it

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