Dal Palazzo Municipale partiranno gli elenchi definitivi delle persone destinatarie dei benefici dell’autonoma sistemazione.
di Salvatore Mangione.
San Fratello, dopo una serrata corrispondenza, varie interlocuzioni ed un
incontro presso la sede del dipartimento regionale della Protezione
Civile, l’accordo tra il Comune ed i funzionari regionali è stato
raggiunto.
Stamani finalmente dal Palazzo dell’Aquila sede municipale, partiranno
gli elenchi definitivi delle persone destinatarie dei benefici dell’autonoma
sistemazione. L’importo concesso di 282.584.27 sarà accreditato sul conto del
comune che provvederà ad elargirlo, limitatamente al 2014, a quanti hanno
provveduto ad inoltrare la relativa documentazione comprendente anche la
dichiarazione di averne ancora i requisiti.
Non sarà la soluzione finale poiché
si tratta di una piccola parte rispetto a quanto dovuto agli sfollati, ma anche
se si potrà considerare una tantum, sarà un piccolo sollievo e verrà
ristabilita la dovuta corrispondenza tra il decreto della Presidenza del
Consiglio dei Ministri e quanti attendono da 27 mesi, questo che rappresenta uno dei piani di intervento.
Sul risarcimento
ai cittadini abbiamo più volte scritto e
solo adesso sembrano delinearsi i primi interventi certi. Cinque anni dopo la
frana, dopo che centinaia di persone si sono trasferite nei comuni
limitrofi, poiché hanno perso le case, questa sarà una tangibile e limitata
sistemazione. Fino ad oggi sono stati stanziati 80 milioni di euro, con quindici
pozzi in fase di esecuzione, tante trincee drenanti e palificazioni.
Diversi gli
interventi di sistemazione urbana, con lavori sulle strade e nei
sottoservizi. Nonostante i diversi impianti per le vie del paese, ancora c’è
molto da fare specialmente a proposito della illuminazione pubblica, la
chiesa, la viabilità rurale e le comunicazioni tra l’abitato e il resto del
territorio completamente dissestato nella zona sottostante la
Riana, Stazzone, San Benedetto e Monte Nuovo. Adesso si attendono nuovi
interventi per “gli scricchiolii”, che sono stati un vero e proprio movimento
che hanno interessato le abitazioni delle vie Taormina, San Benedetto e Roma nel
quartiere Monte Nuovo.
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