SANITA'
Le dichiarazioni del ministro Lorenzin ipotizzano la chiusura per 17 punti nascita solo in Sicilia.
Da Cefalù, passando per Sant’Agata Militello, fino al Papardo
di Messina, torna l’oscuro presagio della chiusura dei punti nascita. In tutta
la Sicilia, sono 17 a rischio perché sono sotto i 500 parti l’anno. Ma non
occorre agitarsi prima del tempo, il governo sta vagliando caso per caso ed un
comitato valuterà le eventuali deroghe.
Lo ha detto il Ministro Beatrice
Lorenzin, ieri in visita a Messina, dove è stato presentato il piano nazionale
di emergenza urgenza pediatrica. Le linee guida, approvate dal Ministero per la
salute, prevedono una rete neonatale di assistenza e gli spoke (ospedali piu
piccoli), devono essere in condizioni di collaborare con gli hub (ospedali piu
grandi) in modo che se c’è un emergenza il bambino viene trasferito in tempi
rapidissimi”.
Proprio questo passaggio, riporta alla memoria la tragica storia
della piccola Nicole Di Pietro che nello scorso febbraio, da Catania scosse
tutta Italia. La neonata morì in ambulanza per una sofferenza fetale mentre
stava per essere trasportata a Ragusa perche non c’era posto in ospedali più
vicini.
E’ stato questo drammatico incidente- ha sottolineato la Lorenzin- che
ci ha imposto una più incisiva azione, tradotta in maggiore sicurezza,
attraverso il rispetto dei parametri, per i bambini e le loro mamme, una rete
senza più buchi che garantisca un soccorso adeguato ed immediato ed una
maggiore collaborazione tra gli operatori del sistema sanitario, dal personale
del 118, ai pediatri agli ospedali centri di riferimento delle terapia
intensiva neonatale.
”Per quanto riguarda gli ospedali sotto i 500 parti – ha
concluso il ministro – potrebbero avere delle deroghe ma la regione deve
garantire quell’assistenza necessaria in caso di parto e quindi una presenza
del pediatra 24 ore al giorno”. Alla luce di ciò, dopo la già contestatissima
chiusura di Mistretta, sembra paradossale che il territorio dei Nebrodi
possa essere privato anche del punto nascite di Sant’Agata Militello.
Un
reparto che, nonostante le perenni criticità strutturali ed organiche, continua
a sfornare ogni anno numeri da record, fornendo un’assistenza di alta qualità
professionale e rappresentando un insostituibile presidio sul territorio.
fonte: amnotizie.it
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