CRONACA
Denunciato un agricoltore del luogo di 37 anni. Avvistato poco prima di mezzanotte in stato di ebbrezza.
Si pensava ad un gesto contro uno dei simboli della
cristianità, ma così non era, ed infatti, nella mattinata di oggi, dopo
un’intensa serata d’interrogatori e confronti svolti – con un intenso viavai di
persone – presso la caserma della Stazione di San Fratello, i carabinieri hanno
svelato il mistero che si celava dietro il danneggiamento delle luminarie che
sono state poste dall’Amministrazione Comunale, in Piazza Federico II, a
corredo dell’albero di Natale, con lo scopo di abbellirlo.
Alcuni giorni fa i cittadini avevano fatto un amaro scoperta al loro risveglio
verificando che tutte le luci che addobbavano l’albero, del centro, erano state
brutalmente divelte e danneggiate inesorabilmente per poi, essere abbandonate
là. Il tetro spettacolo di quel brutale sfregio aveva destato più di un moto
d’indignazione fra la popolazione e sui social network si era levato il
dissenso. La stessa Amministrazione aveva lasciato trapelare tutto il proprio
disappunto per il gesto di cui non si capivano i contorni e che, al di là di
ogni valore simbolico, era stato qualificato come inaccettabile perché
offendeva il desiderio di festeggiare l’arrivo della festività da parte della
cittadinanza.
Tutto ciò aveva indotto gli uomini della Stazione Carabinieri, comandati dal
maresciallo Masups Vincenzo Di Garbo, a scendere in campo e, senza
risparmiarsi, passare al setaccio ogni angolo del paese per raccogliere indizi
o elementi che indirizzassero le indagini. Fra le tante piste investigative ben
presto una si era rivelata prevalente fino ad assurgere ad esclusiva.
Infatti le ricostruzioni dei movimenti e delle comitive di amici che nella
serata del 13 si erano susseguite sulla piazza, hanno permesso di isolare e
focalizzare l’attenzione della Benemerita su un agricoltore del luogo di 37
anni che, in stato di ebbrezza, poco prima di mezzanotte, era stato visto
aggirarsi. La ricostruzione fatta dai carabinieri ha, poi, permesso di cogliere
che l’uomo, approfittando dell’assenza sui luoghi di altri, in preda ad un raptus,
aveva scatenato la propria furia contro quelle bellissime luci che ornavano i
luoghi, sradicandole e danneggiandole. Quindi, per non farsi attribuire alcuna
responsabilità, si era allontanato per riunirsi ad altri concittadini presso
uno degli ultimi esercizi rimasti aperti a quell’ora. Le indagini che hanno
ricostruito dettagli e, oltre a ricevere il plauso di tutta la comunità, hanno
permesso di raccogliere importanti elementi che saranno sottoposti
all’attenzione della Procura del presso il Tribunale di Patti a cui l’uomo è
stato denunciato per danneggiamento aggravato.
fonte: newz.it
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