ATTUALITA'
La collettività da troppo tempo aspetta iniziative concrete. Costruita
negli anni Sessanta rappresenta il riscatto di una comunità.
Salvatore Mangione.
Per la Chiesa di San Nicolò ancora non si riesce ad ottenere un adeguato
finanziamento per la ricostruzione della famosa struttura del quartiere
Stazzone. Quando venne eretta, negli anni Sessanta del secolo scorso quale
nuova chiesa, rappresentò il riscatto e la voglia di religiosità di una
comunità che aveva necessità di un luogo sacro ampio ed accogliente. Oggi,
senza finanziamento e senza quella infrastruttura, è come se alla comunità
venisse a mancare qualcosa di rilevante e di vitale. Adesso che il centro urbano è in fase di definitiva sicurezza perché, si
chiedono in tanti, non si affronta il problema della ricostruzione del sacro
tempio?
L'area ampia e messa in sicurezza è in attesa di essere valorizzata. Si
attende di conoscere il destino della sacrestia con annesso salone parrocchiale
in attesa di decisioni tecniche sull'eventuale recupero o demolizione. Ma un
simbolo per tutti campeggia nella parte centrale, il bellissimo mosaico
artistico raffigurante il Cristo Risorto, che da sei anni sfida intemperie e
rischi crollo. Come se dalla scortificazione del grande tempio fosse stata
staccata questa parte in attesa di rimanere, anche se simbolicamente, ma a
testimoniare che qualcosa di veramente grande e suggestivo esisteva in questa
realtà. Immaginate tutti i tesori della chiesa che fu in cima all'abitato.
E' quindi giunto il momento che chiunque ha interesse e responsabilità
si faccia carico seriamente di affrontare il problema, prima che sia troppo
tardi e recuperi tanto patrimonio alla collettività. Anche in considerazione
del fatto che terreni, case e qualche feudo sono stati alienati nel tempo.
Non ci sono fondi, ma si possono cercare. Non ci sono progetti, ma si
possono realizzare. Insomma la comunità cerca un segno concreto di ripresa
anche a tutela dei numerosi tesori artistici che la chiesa di San Nicolò per
decenni ha gelosamente custodito.
fonte: gazzetta del sud
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