Il paese di San Fratello si spopola ogni giorno di più in attesa delle promesse mai mantenute

ATTUALITA'
Bisogna immediatamente pensare al futuro di una realtà in ginocchio.

Salvatore Mangione.
Scorrono i mesi e dal sesto anniversario ne sono passati altri due, ma di conferenze di servizi che possano produrre qualcosa di concreto, ancora non si vede l'ombra. Più volte hanno insistito sia i tecnici che gli operatori economici, ed in particolare gli abitanti ed i comitati, che sembra giunto il tanto atteso momento di discutere, con chi di competenza, sia di piano regolatore che di piano di fabbricazione.

Sembra destinato invano ogni buon proposito, se non si arriva alla concretezza ed alla prospettiva del futuro per gli abitanti. Vedere ancora iscritto nell'elenco delle R4, cioè di massimo pericolo, le vie e le abitazioni di tutto il versante di levante è un vero peccato, dopo avere visto passare tanti fiumi di milioni di euro in cemento, ferro, pozzi, paratìe, demolizioni, recinzioni e proibizioni.

Per non parlare dei sacrifici cui si è volontariamente sottoposta la popolazione che, adesso, attende di conoscere il proprio futuro e le prospettive. Per conoscere dove, come e quando si potrà ripartire con l'edilizia, con le ristrutturazioni, con la viabilità interna ed esterna, con le vie di fuga e le piccole e grandi opere legate alle necessità primarie e secondarie, occorre vedere seduti attorno allo stesso tavolo tutti coloro che sono preposti a tale incarico. 

Nessun addebito a coloro che spingono il carretto per mero e misto comando, gli organi tecnici hanno l'obbligo di stabilire le sorti ed il futuro ed indicare sia le zone che gli indici di edificabilità. Ogni giorno i quartieri si riducono sempre più, tante persone stanno  abbandonando la terra natìa, si cercano altrove prospettive. Occorre dare risposte a breve e medio termine senza indugiare e senza tergiversare. 

Individuata la priorità, occorre conoscere uno scadenzario che dovrà coinvolgere tutti gli imprenditori ed i cittadini, senza esclusioni di sorta per una fraterna e civile convivenza, dalla quale a vario titolo ognuno dovrà trarre i necessari indicatori di vivibilità.  

fonte: gazzetta del sud

Commenti