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La storia del culto della Vergine. A San Fratello i festeggiamenti ricadono spesso l'ultima domenica di luglio, e come per tradizione il 31 luglio 2016 si rinnova la devozione.
Cristina Siccardi.
La chiesa ricorda la Beata Vergine del Carmelo il 16 luglio. Si tratta di una festa mariana molto importante
nella Tradizione della Chiesa. Una delle devozioni più
antiche e più amate dalla cristianità, legata alla storia e ai valori
spirituali dell’Ordine dei frati della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo
(Carmelitani). La festa liturgica fu istituita per commemorare l’apparizione
del 16 luglio 1251 a san Simone Stock, all’epoca priore generale dell’ordine
carmelitano, durante la quale la Madonna gli consegnò uno scapolare (dal latino
scapula, spalla) in tessuto, rivelandogli notevoli privilegi connessi al suo
culto.
Nel Primo Libro dei Re dell’Antico Testamento si racconta che il profeta Elia,
che raccolse una comunità di uomini proprio sul monte Carmelo (in aramaico
«giardino»), operò in difesa della purezza della fede in Dio, vincendo una
sfida contro i sacerdoti del dio Baal. Qui, in seguito, si stabilirono delle
comunità monastiche cristiane.
I crociati, nell’XI secolo, trovarono in questo
luogo dei religiosi, probabilmente di rito maronita, che si definivano eredi
dei discepoli del profeta Elia e seguivano la regola di san Basilio. Nel 1154
circa si ritirò sul monte il nobile francese Bertoldo, giunto in Palestina con
il cugino Aimerio di Limoges, patriarca di Antiochia, e venne deciso di riunire
gli eremiti a vita cenobitica.
I religiosi edificarono una chiesetta in mezzo
alle loro celle, dedicandola alla Vergine e presero il nome di Fratelli di
Santa Maria del Monte Carmelo. Il Carmelo acquisì, in tal modo, i suoi due
elementi caratterizzanti: il riferimento ad Elia ed il legame a Maria
Santissima.
Il Monte Carmelo, dove la Tradizione afferma che qui la sacra Famiglia sostò
tornando dall’Egitto, è una catena montuosa, che si trova nell’Alta Galilea,
una regione dello Stato di Israele e che si sviluppa in direzione
nordovest-sudest da Haifa a Jenin. Fra il 1207 e il 1209, il patriarca latino
di Gerusalemme (che allora aveva sede a San Giovanni d’Acri), Alberto di
Vercelli, redasse per gli eremiti del Monte Carmelo i primi statuti (la
cosiddetta regola primitiva o formula vitae). I Carmelitani non hanno mai
riconosciuto a nessuno il titolo di fondatore, rimanendo fedeli al modello che
vedeva nel profeta Elia uno dei padri della vita monastica.
La regola, che prescriveva veglie notturne, digiuno, astinenza rigorosi, la
pratica della povertà e del silenzio, venne approvata il 30 gennaio 1226 da
papa Onorio III con la bolla Ut vivendi normam. A causa delle incursioni dei
saraceni, intorno al 1235, i frati dovettero abbandonare l’Oriente per
stabilirsi in Europa e il loro primo convento trovò dimora a Messina, in
località Ritiro.
Le notizie sulla vita di san Simone Stock (Aylesford, 1165
circa – Bordeaux, 16 maggio 1265) sono scarse. Dopo un pellegrinaggio in Terra
Santa, maturò la decisione di entrare fra i Carmelitani e, completati gli studi
a Roma, venne ordinato sacerdote. Intorno al 1247, quando aveva già 82 anni,
venne scelto come sesto priore generale dell’Ordine. Si adoperò per riformare
la regola dei Carmelitani, facendone un ordine mendicante: papa Innocenzo IV,
nel 1251, approvò la nuova regola e garantì all’Ordine anche la particolare
protezione da parte della Santa Sede.
Proprio a san Simone Stock, che propagò la devozione della Madonna del Carmelo
e compose per Lei un bellissimo inno, il Flos Carmeli, la Madonna assicurò che
a quanti si fossero spenti indossando lo scapolare sarebbero stati liberati
dalle pene del Purgatorio, affermando: «Questo è il privilegio per te e per i
tuoi: chiunque morirà rivestendolo, sarà salvo». La consacrazione alla Madonna,
mediante lo scapolare, si traduce anzitutto nello sforzo di imitarla, almeno
negli intenti, a fare ogni cosa come Lei l’avrebbe compiuta.
A San Fratello si rinnova la fede verso la Beata Vergine del Carmelo, come da tradizione, l'ultima domenica di luglio, pertanto il 31 luglio 2016 oltre alle funzioni religiose in chiesa si svolgerò la processione del simulacro per le vie del paese.
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