ATTUALITA'
Paesaggi spettrali pochissimi interventi e tanta confusione. Come una
zona di guerra, ovunque abitazioni pericolanti e aree delimitate.
Salvatore Mangione.
Sono trascorsi sei anni e mezzo dal dissesto idorgeologico che ha
provocato ingenti e seri danni all'abitato ed alla popolazione del centro dei
Monti Nebrodi.
Dopo la chiusura degli uffici della Protezione Civile della Regione
Siciliana, ed il loro trasferimento, in molti si chiedono quale sarà il destino
di un centro che ha visto solo lavori pubblici, con un "modus
operandi" totalmente autonomo, senza alcuna possibile ingerenza dei
diretti interessati. Gli uffici sono infatti ad Enna.
Molte famiglie sfollate sono state costrette a cercare casa altrove,
altre sono state totalmente abbandonate a sè stesse, senza alcuna autonoma
sistemazione e l'indecisione dell'Iacp, infine, ha buttato in mezzo alla strada
diciotto famiglie che hanno ancora immobili e beni all'interno delle strutture.
Queste case hanno avuto il rischio di spostarsi di qualche centimetro,
rimanendo integre, ma sono state comunque evacuate.
Per i tecnici, visitatori e
curiosi, oggi raggiungendo San Fratello, dalla Portella dei Galli, all'entrate
del centro storico, alla biforcazione iniziale si possono notare due aspetti: a
sinistra case puntellate, da abbattere, e la discesa Stazzoni mche presenta
terreni recintati, dove sono state demolite abitazioni e case chiuse poiché
necessitano di ristrutturazioni. A destra le prime abitazioni da demolire,
secondo l'iniziale ordinanza sindacale, che presentano feritorie rispetto alla
via Saverio Latteri, poiché si sono staccate di alcuni centimetri.
Comunque nei
primi quattrocento metri, sul versante del dissesto si notano solo due attività
commerciali ed una professionale. Segue un altro isolato con una attività
professionale ed una abitazionie, nei successivi cinquecento metri sette
attività commerciali e quattro abitazioni. Questo è quanto rimane della via
principale che, dopo il monumento ai Caduti e fino all'uscita dell'abitato,
ancora attende interventi di ristrutturazione e di consolidamento.
fonte: gazzetta del sud
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