San Fratello, Premiazione VI Concorso di poesia in Dialetto Gallo-italico


CULTURA
L’evento si considera tra le azioni di tutela e conservazione già avviate, in collaborazione con, sia il Dirigente dell'Istituto comprensivo 'Acquedolci ', di cui fa parte la scuola di San Fratello, sia con pregiati studiosi come Salvatore Riolo, Benedetto Di Pietro e Giuseppe Foti. 

Ciro Carroccetto.

L’Amministrazione comunale di San Fratello intenzionata a proseguire l’impegno per la tutela e valorizzazione del suo dialetto, nell'ambito delle iniziative già intraprese, lo scorso martedì 2 gennaio 2018, c/o la sala delle adunanze sita in piazza Ricca Salerno, ha organizzato, in collaborazione con la pro-loco "Apollonia", la cerimonia di premiazione del VI Concorso di poesia in dialetto galloitalico. 

L’evento si considera tra le azioni di tutela e conservazione già avviate, in collaborazione con, sia il Dirigente dell'Istituto comprensivo 'Acquedolci ', di cui fa parte la scuola di San Fratello, sia con pregiati studiosi come Salvatore Riolo, Benedetto Di Pietro e Giuseppe Foti. A porgere i saluti a tutti i cittadini intervenuti, c’erano il Sindaco Francesco Fulia, il Vice-Sindaco Ciro Carroccetto, il Presidente del Consiglio comunale Vittoria Liuzzo.

Questa edizione è stata impreziosita dalla presenza di alcuni graditi ospiti: oltre agli studenti dell'Istituto Comprensivo, coordinati dall'ins. Serafina Miraglia, che hanno recitato alcune poesie in dialetto galloitalico sanfratellano, hanno partecipato, la cantautrice ed interprete siciliana Eleonora Bordonaro, che accompagnata dal polistrumentista Puccio Castrogiovanni, ha cantato alcune canzoni del patrimonio linguistico del galloitalico sanfratellano, tratte dalla raccolta ottocentesca di Lionardo Vigo, e Antonio Matasso, docente universitario, studioso di storia e tradizioni medievali. Le rappresentanze sia del mondo della scuola, sia del mondo legato alla cultura e allo spettacolo, sono di buon auspicio sulle progettualità future. 

Le poesie presentate al Concorso, se da un lato confermano la vitalità anche scritta di questa peculiare parlata, dall'altro denotano una nostalgia di fondo, di un 'come eravamo', che potrebbe e dovrebbe trasformarsi invece in un 'come saremo', volto verso il futuro, sono state vagliate da una giuria di cinque componenti che ne hanno esaminato il contenuto con le loro valutazioni e riflessioni di merito. Padre don Cirino Versaci, docente di Antico Testamento ed Esegesi profetica alla Pontificia Facoltà Teologica di Sicilia di Palermo, Benedetto Iraci, docente e autore di un dizionario di fitonimi dialettali galloitalici, Maria Manasseri, docente e attenta studiosa dell'evoluzione del dialetto, Antonino Scavone, insegnante in pensione, da sempre studioso del vernacolo  locale, e Antonino Reitano, medico, promotore delle prime edizioni del concorso di poesia e da sempre attivo nelle politiche di salvaguardia e tutela del dialetto.
Sono risultati vincitori: 

1° Classificata: Maria Nicoletta Mangione "A MI FIGGHIA" (A mia Figlia), 
2° Classificato: Giuseppe Mondello "CAM CANGIEA U MAUN" (Com'è cambiato il mondo), 
3° Classificata: Giuseppina Martines "BEI R ARD" (bei ricordi). 

Menzione d'onore a Benedetta Mondello con "L VUTAZIUAI O MIA PAIAS" (le votazioni al mio paese). I premi sono consistiti per i primi tre classificati rispettivamente di € 300, 200 e 150, e di una pergamena personalizzata per tutti i partecipanti. 

La cerimonia si è sviluppata tra la lettura delle motivazioni e delle considerazioni dei giurati, e la recita delle poesie e dell'interpretazione delle canzoni, infine dalla declamazione dei versi degli autori premiati e di quelli partecipanti presenti il sala (Giuseppe Mazzullo e Serafina Miraglia).
Si ringrazia l’Ufficio turismo nelle persone di Maria Benuccia Lo Balbo e Teresa Amata, oltre al Presidente Rosaria Giaquinta, a Felicia Oriti, a Giuseppina Salanitro, e a tutti soci della pro- loco, per la loro fattiva collaborazione e l'ottima riuscita della manifestazione. Si  ringraziano inoltre Antonella Carrini e Giuseppe Mirenda per il loro contributo. I componenti della commissione e gli ospiti sono stati omaggiati con una particolare bottiglia di vino che come etichetta porta i colori del concorso e una poesia in galloitalico. Naturalmente continua, anche in collaborazione con la carovana della memoria e della diversità linguistica, il progetto incentrato sull'analisi delle rappresentazioni sociali della lingua e dell’identità sanfratellane, e della comprensione di quel che la comunità sanfratellana pensa della propria lingua e della propria identità. Questa ricerca potrà consentire una più mirata elaborazione di politiche e azioni di varia natura volte alla rivitalizzazione della lingua e dell’identità sanfratellana.




 

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