Al Pacino con il padre Salvatore Pacino |
CURIOSITA'
L'ultima è stata Angelina Germanotta, in arte Lady Gaga, a
perpetuare la tradizione di attori, musicisti, registi, sportivi, addirittura
un giudice della Corte suprema degli Usa: chi sono, e da dove venivano i
genitori di chi "si è fatto avanti" altrove nel mondo...
L’ultima, in ordine di tempo, è stata Lady Gara, fresca
vincitrice del premio Oscar per la miglior canzone originale nel film A star is
born: ultima di un filo rosso che lega lo spettacolo che è Al Pacino quando
Recita, o Frank Sinatra quando cantava, o ancora Frank Zappa quando
suonava la chitarra. Cos’hanno in comune i quattro? Il fatto di
essere figli di immigrati, con natali siciliani. Erano di Corleone (la
madre) e di San Fratello (il padre) i genitori di Al Pacino, nato ad Harlem nel
1940 e registrato all’anagrafe come Alfredo, e che proprio a Corleone, paese e
cognome, deve il decollo della sua carriera con la clamorosa interpretazione
del boss Michael Corleone nella saga de Il Padrino, accanto a Marlon
Brando e sotto la regia di Francis Ford Coppola, anche loro di
chiare origini “paisà”.
E dalla Sicilia se ne sono andati in molti, all’inizio del
secolo scorso, quasi tutti in direzione Usa, in cerca di fortuna. Fortuna
che ha baciato spesso gli immigrati di seconda e terza generazione. Sinatra,
Zappa, Lady Gaga, all’anagrafe Angelina Germanotta, con
natali rintracciabili a Naso, ma anche John Travolta, di origini che
si perdono nell’entroterra palermitano, proprio come quelle di The Voice e
del genio musicale Francesco Zappa, poi ribattezzato Frank dai suoi vicini
di casa californiani.
Alle suo sangue isolano, tra l’altro, il chitarrista,
scomparso nel 1994, rese onore in più di un’occasione: dall’intitolare un album
“Francesco Zappa”, al suonare
alla Favorita di Palermo in pieni anni ’80, periodo non esattamente ideale
per farci un tour (dal quale ricavò anche l’album dal vivo “The man from Utopia”,
con copertina, manco a dirlo, disegnata dagli italiani Tanino Liberatore e
Stefano tamburini), allo scrivere una canzone dall’eloquente titolo “Tengo ‘na
minchia tanta“, confondendosi un po’ col napoletano nello spelling, ma tenendo
alta la sicilianità nella scelta del sostantivo per l’organo maschile…
Solo Stati Uniti, nel fenomeno migratorio del ‘900? Nemmeno
per sogno. In Australia, per esempio, si sono stabiliti i genitori da
Ficarra del forte pilota della Red Bull di formula 1 Daniel Ricciardo,
in Francia quelli dell’attore Jean Paul Belmondo, in Belgio
quelli dello chansonnier Salvatore Adamo. E a testimonianza che non è un
fenomeno del passato, ci sono le origini isolane della mega popstar Alicia
Keys e dell’attrice premio oscar Kate Hudson.
E di radici siciliane anche il giudice della Corte suprema
americana Antonin Scalia, figlio di un insegnante di Sommatino, provincia
di Caltanissetta, morto quasi un anno fa, e conservatore purissimo proprio come
l’attuale presidente degli Stati Uniti d’America Donald Trump.
fonte: letteraemme.it
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