Giusi Patti Holmes.
“Nuova del tutto, nel ciclo delle rappresentazioni mute, è
la festa dei Giudei di San Fratello dove i giovani mandriani camuffati
intenzionalmente da Giudei, corrono all’impazzata per le strade facendo un vero
pandemonio ed assordando la gente. A codesto ciclo sono da riportare le scene
dei disciplinanti, ora non più riconoscibili nelle processioni che sono tutte
di raccoglimento e di pietà dei fedeli, per quanto poi in apparenza lontana, è
molto vicina in sostanza a siffatto gruppo di spettacoli…” (Giuseppe Pitrè)
La nostra meta è San Fratello, centro agricolo dei
Nebrodi, compreso fra i torrenti Furiano ed Inganno, situato a ridosso di una
rupe costituente i ruderi del castello di Turiano, per la celeberrima “Festa
dei Giudei“, a cui accennano Giuseppe Pitrè e Leonardo Sciascia.
Prima di penetrare in questo rito, che molti considerano sospeso tra il sacro e
il profano, indaghiamo sul suo nome che si fa risalire ai Santi protettori
Alfio, Filadelfio e Cirino, tre Fratelli che avevano subito il martirio a
Lentini nell’anno 263 e i cui resti mortali furono trafugati da Santa Tecla e,
poi, custoditi nella rocca di Dèmena, sopra San Fratello.
Le reliquie, riportate alla luce nel periodo normanno,
vennero trasferite nella Chiesa Madre, dove sono devotamente custodite in una
cassa d’argento. Secondo alcuni studiosi il nome Dèmena, trasformatesi nel
tempo in Dèmone, non piacque agli abitanti che, intendendo onorare la memoria
dei Santi Fratelli, lo cambiarono in San Filadelfio, alteratosi poi nella
pronuncia locale in San Fratello. Quest’ultimo non sarebbe soltanto l’erede
della Dèmena medievale ma, pure, dell’antica città sicula di Apollonia, una
delle tante località vittime delle incursioni di Verre.
La cittadina dei Nebrodi è stata fondata integrando gli
abitanti greco-latini con immigrati venuti al seguito dei lombardi provenienti
da Casale Monferrato con Adelaide o Adelasia degli Aleramici, dall’Alto
Novarese, dalla Francia e dalla Lombardia, nel XII secolo. E mentre nelle altre
colonie lombarde di Sicilia alcuni elementi originari sono scomparsi, a San
Fratello vige immutato ed intaccato l’originario dialetto gallo-italico.
FESTA
DEI GIUDEI
La Festa dei Giudei, che si svolge nei giorni di Mercoledì,
Giovedì e Venerdì Santo, (17,18 e 19 aprile), unica in tutta la Sicilia,
probabilmente di origini medievali, è una rappresentazione estremamente
suggestiva che ricorda i Giudei che percossero e condussero Cristo al Calvario.
Il costume, secondo la tradizione, è formato da una giubba, da calzoni di
mussola rossa e da strisce di stoffa di colore giallo. La testa coperta da una
maschera, “sbirrijan” (lingua gallo-italica), un “cappuccio” che si slancia con
un lungo cordoncino sino ad assottigliarsi per legare la coda; pelle lucida con
lingua, sopracciglia lunghe e arcuate; scarpe di cuoio grezzo e di
stoffa, schierpi d’piau (in lingua locale); catene a maglie larghe
nella mano sinistra, d’scplina; trombe militari con vari ornamenti
finemente intarsiati e ricamati, specialmente nella giubba, che ricordano le
antiche tradizioni della cultura araba.
Il Giudeo di San Fratello rappresenta il crocifissore, il
flagellatore e il soldato che affondò la sua lancia nel costato di Gesù e,
quindi, non è soltanto folkloristico, grottesco o folle; rispetta un silenzio
assoluto e utilizza le sole trombe per annunciare la sua presenza ed essenza. I
Giudei sono legati a ragioni sociali e, infatti, prima ne indossavano l’abito
solo i contadini, i pastori, i mandriani, gli allevatori in genere e non i
ricchi proprietari terrieri o gli aristocratici che accettavano di essere
scherniti durante i tre giorni della festa con piccoli balletti o scherzi senza
nulla di offensivo o di irriverente.
La Festa dei Giudei di San Fratello inizia all’alba del
Mercoledì Santo e termina la sera del Venerdì. Tre giorni intensi che vedono da
un lato i devoti cristiani, intenti nelle classiche celebrazioni della
Settimana Santa, e dall’altro i Giudei che, festanti giorno e notte per le vie
del paese, bevono in ogni casa dando fiato alle loro trombe per disturbare le
manifestazioni religiose. La processione delle varette con i Misteri della
passione di Cristo, raffiguranti Gesù in catene, flagellato, gravato dalla
Croce, sepolto, compianto dall’Addolorata, è da loro platealmente disturbata.
«La parte del cappuccio che scende a ricoprire il viso – nota Antonino
Buttitta – forma una mascara grottesca: due lunghi e arcuati tratti
neri segnano le sopracciglia, un pezzo di pelle o di stoffa, anch’esso nero,
rappresenta la lingua che scende pensoloni dal disegno della bocca».
Sull’elmetto sono dipinti motivi tratti dalla simbologia
cristiana o da quella popolare, come croci, pesci, cuori, fiori intrecciati,
aquile, falci di luna, corni rossi. Così travestiti, i Giudei fanno un baccano
indiavolato: corse, salti, sgambetti, prove di equilibrismo, canti, rumore di
catene, assordanti squilli di tromba… finché dura la processione. Ma, una volta
riportato il Crocifisso in chiesa, tutto rientra nella normalità.
PROGRAMMA
Martedì 16 aprile
Giornata Eucaristica
Giornata Eucaristica
Alle 9,30
Esposizione del S.S. Sacramento per tutta la giornata e disponibilità per le confessioni in Chiesa Madre.
Esposizione del S.S. Sacramento per tutta la giornata e disponibilità per le confessioni in Chiesa Madre.
Mercoledì Santo 17 aprile
Alle 17 – Chiesa di San Antonio
S. Messa e Processione per rilevare il Mistero della Pietà dalla Chiesa del Crocifisso.
S. Messa e Processione per rilevare il Mistero della Pietà dalla Chiesa del Crocifisso.
I Giudei cominciano a riempire le vie del centro già dal
primo pomeriggio, anche se fin dal mattino qualche gruppo di ragazzini
impazienti è già in strada.
Giovedì Santo 18 aprile
Fin dalle prime ore del mattino i Giudei riempiranno le vie
del paese e continueranno a suonare le loro trombe fino a tarda sera.
Alle 17
Sacra Rappresentazione della Coena Domini in Piazza Convento.
Sacra Rappresentazione della Coena Domini in Piazza Convento.
Alle 18 – nelle Chiese
Celebrazione liturgica della Cena del Signore.
Celebrazione liturgica della Cena del Signore.
Dalle 22,30 per tutta la notte – nelle Chiese
Adorazione eucaristica e sarà possibile visitare i sepolcri
Adorazione eucaristica e sarà possibile visitare i sepolcri
Venerdì Santo 19 aprile
Alle 9
Via Crucis col SS Crocifisso
Via Crucis col SS Crocifisso
Alle 16 – Chiesa di San Antonio e Chiesa Madre
Celebrazione Liturgica della Passione del Signore
Celebrazione Liturgica della Passione del Signore
Alle 17
L’Addolorata e gli altri Misteri raggiungeranno Piazza Convento
L’Addolorata e gli altri Misteri raggiungeranno Piazza Convento
Alle 18
Partenza dalla Chiesa Madre (Piazza Convento) della Processione con il SS Crocifisso e tutti Misteri.
Partenza dalla Chiesa Madre (Piazza Convento) della Processione con il SS Crocifisso e tutti Misteri.
Giornata conclusiva dei Giudei che dall’alba a notte fonda
gireranno per le vie del paese suonando le loro trombe militari.
Sabato Santo 20 aprile
Alle 22 – Chiesa Madre Maria SS. Assunta (Piazza Convento)
Veglia Pasquale Interparrocchiale.
Veglia Pasquale Interparrocchiale.
Domenica di Pasqua 21 aprile
Alle 10 – Chiesa Madre
Santa Messa a cui seguirà Processione con Cristo Risorto
Santa Messa a cui seguirà Processione con Cristo Risorto
Alle 10 – Chiesa di S. Antonio
Santa Messa, seguirà la Processione con la Madonna per l’incontro in Piazza Monumento.
Santa Messa, seguirà la Processione con la Madonna per l’incontro in Piazza Monumento.
Buona Pasqua a tutti da San Fratello.
Fonte: ilsicilia.it
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