10 cose che si dovrebbero fare a San Fratello




1. Proseguire gli scavi nella zona archeologica. La zona archeologica sul Monte San Fratello è molto vasta quasi quanto l’intero altopiano del monte, ad oggi la parte studiata ed interessata dagli scavi non arriva neppure al 20% dell’intero territorio dell’antico insediamento greco-romano. Oltre al recupero della storia di San Fratello, si potrebbe nascondere nella zona ancora non interessata dagli scavi un teatro, un tempio o qualsiasi altra costruzione di grande importanza che inevitabilmente incrementerebbe l’interesse storico-turistico dell’intero territorio.

L'area interessata dagli scavi

Il Monte San Fratello è stato quasi per intero la sede di un'antica acropoli che studi archeologici hanno identificato essere "Apollonia di Sicilia."  


2. Recuperare le chiese storiche e ricostruire la Chiesa di San Nicolò. Per un tesoro ancora sommerso come quello del Monte San Fratello, c’è viceversa un tesoro lì a portata di mano, seppur abbandonato, come le antiche chiese del paese, su tutte la Chiesta del Crocifisso e l’antica San Nicolò nel quartiere storico. Bisognerebbe recuperarle e riaprirle quanto prima al pubblico. La piccola Chiesa del Crocifisso è un gioiello sconosciuto alla stessa popolazione. Nel caso dell’antica San Nicolò, potrebbe diventare invece sede museale. Inoltre, nel quartiere Stazzone si dovrebbe quanto prima ricostruire la Chiesa di San Nicolò nuova.

La Chiesa del Crocifisso, inagibile da alcuni anni

Il quartiere del Crocifisso con la particolare chiesa

Panorama del centro storico con al centro la Chiesa del Crocifisso

Un particolare dell'antica Chiesa di San Nicolò nel centro storico di San Fratello

Il mosaico del Cristo Risorto (probabilmente non verrà recuperato) ricordo della Chiesa nuova di San Nicolò 


3. Insegnare il gallo-italico ai giovani. Tramite la scuola si dovrebbero realizzare dei progetti per tramandare e divulgare la cultura galloitalica. L’ideale sarebbe ciò che fanno in alcune regioni d’Italia, dove è stato introdotto il vernacolo locale direttamente nella didattica scolastica con un paio di ore a settimana dedicate allo studio della grammatica. Ma quantomeno sarebbe opportuno fare come in passato con la realizzazione di progetti di teatro, concorsi di poesia e tutto quanto possa servire a non disperdere un patrimonio culturale che ci rende unici al mondo.




4. Realizzare una cappella votiva su San Benedetto il Moro nel punto esatto dove si trovava la sua abitazione. Grazie alle tecnologie satellitari moderne possiamo sapere esattamente il suolo dove si trovava la casa nativa di San Benedetto il Moro, che successivamente divenne una chiesa, oggetto di culto di numerosi fedeli. La chiesa venne distrutta nel 1922, insieme a circa i due terzi dell’abitato. Realizzare una cappella votiva di San Benedetto aiuterebbe a mantenere quel legame storico fra il Santo e la sua terra natia. Allo stesso modo si potrebbe mettere una croce o una tabella nei luoghi dove si trovano le altre nove chiese distrutte nel 1922, magari recuperando il materiale ancora disperso come le antiche colonne della matrice e i capitelli, pietre che facevano parte dell'antico borgo, ed in precedenza dell'acropoli sul Monte San Fratello.     

San Fratello prima della frana del 1922

Una mappa di San Fratello prima della frana del 1922. In giallo i luoghi di culto.

Una colonna dell'antica Chiesa Maria SS Assunta, distrutta dalla frana del 1922

Alcune pietre ancora disperse nella zona della frana, a quasi cento anni dall'evento calamitoso nessuno le ha ancora recuperate.

5. Recuperare i reperti archeologici e realizzare un museo. Alcuni reperti dell’area archeologica si trovano esposti presso due sale adibite a museo all’interno dell’ex edificio comunale in Piazza Ricca Salerno (Monumento). Ma ci sono ancora molti reperti archeologici ritrovati sul Monte San Fratello che sono custoditi in musei della provincia, poiché a San Fratello non vi è spazio nella due stanze già adibite, e manca un’idonea sede per poter ospitare tutto il materiale in sicurezza. La sede naturale di questo museo dedicato all’antica acropoli è il Santuario dei Tre Santi posto in cima al monte. Sarebbe anche un modo per promuoverlo, visto che è vuoto e la popolazione si ricorda della sua esistenza solo in occasione della festa dei Tre Santi, il 10 maggio, quando bisogna ripararsi dal sole.




Il Santuario dei Tre Santi in cima al Monte San Fratello, all'interno è vuoto.


Stanze adibite a museo, con reperti dell'antica acropoli del monte San Fratello

6. Pista pedonale ciclabile. A San Fratello manca un luogo dove poter fare un giro in bici in sicurezza, una camminata o una corsetta all’aria aperta. Ci sono almeno un paio di luoghi dove poter realizzare tale opera, ma la zona che maggiormente si presta è sicuramente quella compresa fra la cappella votiva di contrada Riana - passando da contrada S. Antonio - fino al cimitero comunale. L'altro sito potrebbe aggirare la Roccaforte.



7. Belvedere sulla Roccaforte. Un’opera che rivaluterebbe l’intero centro storico e permetterebbe a cittadini, passanti e turisti di godere di uno spettacolo unico al mondo dalla cima della Roccaforte. Gli antichi ci hanno costruito un intero castello, noi non riusciamo a fare neppure un piccolo belvedere!



La Roccaforte, che domina dall'alto il territorio di San Fratello, sulla cima per secoli si trovava un Castello

Panorama dalla zona del Castello


8. Realizzare una miniatura in 3D del paese antico. All’interno del locali della biblioteca si potrebbe realizzare una miniatura in 3D del paese di San Fratello antecedente la frana del 1922. Sarebbe un modo per incentivare la conoscenza storica del territorio, nonché un’opera d'arte per attirare visitatori.

San Fratello era un gioiello con le sue antiche chiese, gli uffici e i suoi palazzi nobiliari 
Un esempio di opera d'arte di un artigiano locale 

9. Parco giochi per i bimbi. A San Fratello manca un parco giochi per i più piccoli, ma visto che in passato tali opere sono state spesso prese di mira da vandali, si potrebbe realizzare un parco attrezzato all’interno dei locali dell’ex asilo “Porta Nuova”, attualmente chiusa, con telecamere e custodi.

Un esempio di parco attrezzato per bambini


10. Realizzare un piano di ripopolamento del paese. L’ultimo punto è di gran lunga il più importante ma anche il più difficile da mettere in pratica. Riuscire a ripopolare San Fratello è la scommessa più difficile da vincere in un territorio, quello siciliano, che vede scappare i giovani da Palermo a Messina, e da Siracusa e Trapani. A San Fratello basterebbe quantomeno stabilizzare la popolazione sui numeri attuali, con progetti che aiutano le giovani coppie a trovare una casa, a lavorare nel nostro territorio, a decidere di crescere la propria famiglia in un luogo unico e particolare come San Fratello. 

Dati Istat demografia San Fratello dal 1861 al 2011



  


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