Un sogno Sanfratellano, l’area mercato dei prodotti tipici

I Nebrodi progettano lo sviluppo, San Fratello resta a guardare


E' di questi giorni la notizia che nel comune di Sant’Angelo di Brolo si lavora da mesi per realizzare un’area-mercato di prodotti tipici e locali, progetto denominato “Sapori di Sicilia”. Il piccolo comune collinare intende avvalersi di questo “strumento”, per aumentare la vocazione commerciale e turistica del suo territorio.

È possibile pensare qualcosa di simile anche a San Fratello?
Sicuramente anche a San Fratello - come a S. Angelo di Brolo - non mancano i prodotti locali di qualità. La differenza negli anni l’hanno fatta l’organizzazione e l’unione dei produttori, che a S. Angelo hanno permesso lo sviluppo e l’istituzione di un marchio molto apprezzato, mentre a San Fratello la totale mancanza delle due componenti citate non ha prodotto nulla di concreto per salvare l’economia locale e allo stesso tempo dare impulso per uno sviluppo del territorio, rimasto palesemente indietro rispetto a tante piccole realtà della provincia.

L’amministrazione comunale, i produttori e probabilmente anche i consumatori di San Fratello dovrebbero cominciare seriamente ad interrogarsi sul perché non si progetta e non si costruisca qualcosa di simile alla vicina S. Angelo anche all’ombra della “Roccaforte”.






La realizzazione di un’area mercato di prodotti tipici che sfrutti anche le bellezze del territorio e le singolarità delle tradizioni Sanfratellane, tutto questo affiancato da una proficua ospitalità nelle nostre strutture ricettive, sembra ad oggi l’unica medicina per poter salvare San Fratello da un futuro anonimo e oscuro, visto che i dati demografici continuano ad essere impietosi.

Un progetto di sviluppo economico dovrebbe iniziare con il coinvolgimento dei tanti giovani di San Fratello che giunti alla fine del loro percorso di studi spesso non trovano altra alternativa all’esodo per cercare il lavoro sperato, in territori più attenti ai bisogni delle famiglie e dove la salvaguardia delle proprie tradizioni è riconosciuta come ricchezza comune. 

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