Da Saronno a San Fratello per la Settimana Santa

I "Giudei" Saronnesi per i riti della Pasqua in Sicilia.


Hanno potuto assaggiare la nota ospitalità sanfratellana, assistere alla colorata anarchia dei Giudei e all’intensa rievocazione dell’ultima cena, tutto questo per i saronnesi che hanno deciso di trascorrere la Pasqua a San Fratello, paese di 4 mila abitanti in provincia di Messina che negli ultimi anni ha stretto un legame speciale con la città degli amaretti.

Il merito è di Adelfio Crivillaro, saronnese d’adozione, ma originario di San Fratello che con tanta pazienza, e con il supporto dell’associazione Sicilia a Saronno, si è prodigato per far conoscere le particolarità della sua terra, a partire dalle sue tradizioni che affondano le proprie origini nel medievo.


Tradizioni che hanno affascinato i residenti della città degli amaretti che dopo aver visto la Fanfara di San Fratello hanno deciso di assistere al rito del venerdì santo in diretta.

La delegazione è arrivata in Sicilia alla spicciola ma l’accoglienza è stata sempre calorosa anche proprio a Saronno è stato dedicato uno speciale ringraziamento prima della rievocazione dell’ultima cena, proprio per sottolineare il legame che si  creato tra le due città.

I saronnesi in trasferta hanno fatto un tuffo nelle tradizioni sanfratellane: hanno passeggiato per la città con i guidei, ammirandone le divise colorate, provato le loro trombe (con scarsi risultati, per la verità), visto di persona i danni della frana del 1922 che ha inghiottito metà paese cancellando una chiesa e un convento e anche quelli dei crolli del 2010 che ha lasciato nel paese oltre mille e 500 sfollati. 



Cicerone d’eccezione il professor Salvatore Mangione che ha attraverso il museo cittadino ha presentato tutta la storia del paese dalla presenza dei normanni, che ha contribuito alla creazione della parlata unica in Sicilia fino al legame con uno dei suoi figli più noti, Bettino Craxi.

Ma il clou deve ancora arrivare: i saronnesi, tra cui il fotografo Armando Iannone che sta realizzando un vero e proprio reportage della trasferta e delle tradizioni sanfratellane, sono stati invitati a partecipare alle processioni a cui ogni anno partecipano migliaia di persone perchè solo “le uniche – ha speigato il professore Mangione – che non commemorano Cristo ma lo festeggiano in un riuscito mix di tradizione, folklore e devozione”.

fonte: Il Saronno

Commenti

  1. Salvatore Si Grande, potresTi fare di più per San Fratello, Te l'ho sempre detto. Peccato che le persone che ti collaborano non sono efficaci come Te.Pazienza chisà che, per l'avvenire le cose cambiano. Forse con una elezione a 1° cittadino con idee moderne, inovative che possano far rivivere San Fratello. Ti salto.

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