Comunicato del "Gruppo Ricostruiamo San Fratello".
Il Gruppo ‘Ricostruiamo San Fratello non
è abituato a rispondere alle farneticazioni o alle sterili polemiche. Tuttavia,
adesso, ci occorre l’obbligo di fare chiarezza, un dovere di verità che
dobbiamo soprattutto nei confronti dei nostri concittadini.
Raccontare bugie è divenuta un’azione
frequente. Il più delle volte queste menzogne sono dette con il duplice scopo
di mettere in cattiva luce altre persone per trarre vantaggi personali e, peggiore
ancora, per il semplice gusto della diffamazione e dell’inganno.
Quello che emerge dal comunicato del
consigliere Antonio Scianò appare indubbiamente strumentale e mendacio, evidentemente
dettato dalla smania di protagonismo. Parafrasando il filosofo Cartesio che
diceva “Cogito ergo sum”, in questo caso diremmo “Compareo ergo sum”.
Per dovere di cronaca è doveroso ricordare che il
consigliere Scianò non è stato “eletto” dai cittadini, ma è subentrato in
consiglio comunale – fortemente voluto da tutto il gruppo ‘Ricostruiamo San
Fratello’ – dopo la surroga immediata della dott.ssa Ghitti.
Fare parte di un gruppo non significa recitare il
ruolo del “manichino inerme”, ma non deve essere nemmeno considerato un alibi
per disertare i consigli comunali, specie quando ci sono argomenti importanti per
la collettività. Il consigliere non può usare l'arma della coerenza solo per denigrare
qualcuno, per poi fuggire a “gambe levate” dalle proprie responsabilità. Tutto
ciò mettendo sempre da parte il bene comune di San Fratello… Si salvi chi può!
Per il caro consigliere è facile colpevolizzare gli altri dicendo di non essere
stato mai coinvolto nelle scelte o nel confronto interno, dimenticando tutti
gli inviti a partecipare alle riunioni tramite SMS (com’è solito fare nel
nostro gruppo). Le ha sempre snobbate
adducendo giustificazioni più o meno plausibili, il più delle volte preferendo
altre riunioni.
Caro consigliere, è giusto che Lei comprenda che la diffidenza,
il sospetto, la rissosità che lamenta sono figli soprattutto del suo
comportamento spesso ambiguo e sleale. Caro consigliere, questa riprovevole propensione
a gettare la colpa sugli altri (non è cambiato nulla!) e proclamare sempre la
propria innocenza, è sinonimo di populismo e antipolitica, non certo di una
leale analisi politica di chi racconta la vera e semplice verità.
Caro consigliere Scianò, quando si è incapaci ad assumersi
le proprie responsabilità si cerca sempre di trovare un qualcuno o un qualcosa
su cui scaricare la colpa. Le ricordiamo che la motivazione della bocciatura
del suo emendamento è stata omessa in Consiglio Comunale per ragioni di “opportunità”,
di cui lei né è perfettamente a conoscenza.
Candidarsi con la lista Fulia significava
soprattutto abbandonare completamente e definitivamente le vecchie logiche,
quelle legate a una politica imputridita che ha creato i presupposti dello
sfascio di un intero sistema amministrativo.
Un sistema che seguiva logiche
affaristiche e predatorie, che hanno dilaniato le finanze pubbliche e impoverite
irrimediabilmente la nostra già angusta economia.
Un sistema interamente asservito all’interesse
personale, determinando una profonda scollatura tra cultura e politica, tra
cittadino e potere socio-amministrativo.
Non sarà certo questa campagna
denigratoria e vigliacca a fermare l’opera risanatrice messa in atto grazie al
volere democratico.
Caro consigliere gli obiettivi etici, sociali,
amministrativi che hanno ispirato la nascita del nostro gruppo, rimangono
immutati. Ciò che appare evidente a tutti è il mutare dei suoi obiettivi,
orientati su “altre” posizioni a noi diametralmente distanti per storia e
valori.
Caro consigliere, più che un manichino’, a noi sembra abbia fatto la
figura di “burattino” come quello di Collodi; per chi voglia approfondire
l’argomento, il più famoso bugiardo e burattino della storia letteraria è
perfettamente descritto da Carlo Collodi nel suo famosissimo romanzo!
Caro
consigliere se è coerente si DIMETTA.
Il gruppo Ricostruiamo San
Fratello
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