M5S, continua il referendum sull’euro. Ecco gli uffici
elettorali dei comuni dove poter firmare.
Continua per tutto il mese di Aprile la raccolta firme
promossa dal Movimento 5 Stelle per presentare una proposta di legge
costituzionale di iniziativa popolare per indire un referendum sull’euro.
Da oggi, nel messinese, sarà possibile firmare anche presso gli uffici elettorali dei comuni di: Acquedolci, Barcellona P.G., Brolo, Capo D’Orlando, Capri Leone, Caronia, Messina, Falcone, Francavilla di Sicilia, Furci Siculo, Furnari, Gioiosa Marea, Librizzi, Messina, Milazzo, Monforte San Giorgio, Montagnareale, Oliveri, Patti, Roccalumera, Rodì, Rometta Marea, S.Filippo del mela, San Fratello, Sant’Agata di Militello, Sant’Alessio Siculo, Sant’angelo di Brolo, Santa Teresa, Santo Stefano di Camastra, Spadafora, Taormina, Terme Vigliatore, Torregrotta, Venetico, Villafranca Tirrena.
Gli attivisti dei vari Meetup della provincia continueranno a consegnare i
moduli per la raccolta delle firme, la lista completa sarà pubblicata a breve
nella mappa presente nel sito nazionale di Beppe Grillo.
Servono 50mila firme, ma l’obbiettivo è raccoglierne molte
di più, così da dare forza alla proposta. Come già nel 1989 con la legge del 3 aprile, quando si chiese agli italiani se
volevano dare o meno facoltà costituente all’Unione Europea, è possibile fare
un referendum consultivo sull’euro indicendolo con una apposita legge di rango
costituzionale, ed aprire un dibattito su questo tema, dando finalmente la
parola ai cittadini.
“È importante recarsi a firmare, dobbiamo costringere il
Parlamento – dichiara il deputato Alessio Villarosa – ad ascoltarci. Come si
può scegliere di non consultare gli italiani su un tema fondamentale per il
nostro futuro come l’euro. L’Italia vive una situazione drammatica dal punto di
vista economico, la povertà è in crescita, e la corruzione è oramai diventata
una vera piaga nazionale. Le imprese, a causa di una tassazione altissima,
imposta per restare nei parametri dell’euro, sono costrette a licenziare,
chiudere o trasferirsi all’estero. Dobbiamo iniziare a discutere delle scelte
strategiche per la nostra economia, riprenderci la sovranità monetaria per non
essere strozzati dai tassi di interesse sul debito e da politiche di austerity
che portano solo alla recessione”.
Sempre nel mese di Aprile gli attivisti dei meetup saranno
in piazza, organizzando dei banchetti, per informare ed illustrare la proposta
di legge ai cittadini. Il 14 novembre il M5S ha presentato in Cassazione il testo
della legge di iniziativa popolare, si tratta di una legge costituzionale. Per
poterla depositare in Parlamento è necessario raccogliere almeno 50.000 firme
in sei mesi.
Una volta depositata, presumibilmente a maggio 2015, i portavoce
del M5S alla Camera e al Senato si faranno carico di presentarla in Parlamento
per la discussione in Aula. Approvata la legge costituzionale ad hoc che indice
il referendum, considerando i tempi di passaggio tra le due Camere, già a
dicembre 2015 gli italiani potrebbero finalmente avere la possibilità di
esprimere la propria posizione in merito alla permanenza dell’euro.
Fonte: strill.it
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