Strade provinciali, la mappa delle criticità

Servono 50 milioni, ma non arriveranno più di 8 mln.

di Giuseppe Romeo.

Prosegue la lunga e faticosa battaglia per l’ottenimento di fondi da destinare alla sistemazione delle strade provinciali. L’ultimo viaggio della speranza è quello dell’assessore regionale alle infrastrutture Giovanni Pizzo che, anche alla luce dei recenti disastri stradali che hanno riproposto il tema della fragilità del territorio siciliano, ha chiesto al Governo l’ennesima dichiarazione di stato d’emergenza, sperando nell’invio di nuove risorse. 

La missione romana dell’assessore Pizzo giunge al termine di una serie di incontri e tavoli tecnici con i responsabili dei servizi alla viabilità delle varie provincie e con quelli degli uffici del del genio civile. Ogni provincia, lo ricordiamo, aveva predisposto un proprio elenco di criticità, riguardanti le strade da sistemare. Per la provincia di Messina la mappa vede ben 70 pallini rossi, tutti punti nevralgici per la viabilità interna che necessitano, più o meno urgentemente, di sistemazione e messa in sicurezza. 

Lavori per un ammontare complessivo che sfiora i 50 milioni, quasi il totale della cifra che potrebbe essere messa a disposizione per l’intera Sicilia, ragion per cui è più lecito attendersi che, qualora da Roma arrivi il via libera, per la viabilità della provincia di Messina giungano non più di 7 o 8 milioni. Tra gli interventi più urgenti per la viabilità in provincia, ce ne sono una ventina circa. Massima allerta e priorità per il ponte di Calderà, distrutto dall’alluvione di Barcellona del 2011, per cui serviranno circa 2 milioni e 400mila euro e per il lungomare di Sant’Agata Militello, crollato ad Ottobre e in condizioni sempre più critiche ogni giorno di più. 

Per sistemarlo ci vogliono circa 600 mila euro. Tra le priorità ci sono quindi la provinciale per Ancipa, interessata da ben due fenomeni di dissesto, quella per Portella Bufali, tra Cesarò e San Fratello, la Falcone-Santa Barabara, che conduce sino a Montalbano Elicona e la Moreri-Patti, di collegamento con il santuario di Tindari. Nella mappa delle criticità, inserite quindi la provinciale Aluntina, la Castelluccese, la Sant’Agata-Scafone Cipollazzi, la 168 tra Caronia e Capizzi, ed ancora, l’arteria di Sant’Angelo di Brolo interessata da caduta massi, la San Basilio a Novara, la 161 di Alcara e la 117 Masseria-San Cosimo a Patti.

fonte: amnotizie.it

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