Il revisore dei conti aveva certificato con il proprio parere favorevole, ma aveva altresì evidenziato alcune criticità.
di Giuseppe Romeo.
Il consiglio comunale di San Fratello ha bocciato il conto
consuntivo 2014 all’ordine del giorno della seduta di mercoledì sera. Assente l'indipendente Filadelfio Ziino e il consigliere Fortunata Cardali di maggioranza, il consuntivo presentato
dall’Amministrazione Fulia si è arenato con sette voti contrari, quelli dei
cinque consiglieri di opposizione e degli indipendenti Bosco e Scianò e i sei
favorevoli del gruppo in appoggio al sindaco.
Prima del voto, in aula c’era stato l’intervento del
revisore dei conti, la dottoressa Tina Musile, che aveva certificato quel conto
consuntivo con il proprio parere favorevole, al pari di quello del ragioniere
del comune Antonino Rubuano, per la corrispondenza dei dati contabili con le
scritture agli atti, ma aveva altresì evidenziato alcune criticità.
In particolare, secondo il revisore, quel conto consuntivo
non rispetterebbe i valori minimi per soddisfare sei dei nove parametri
obiettivo necessari all’accertamento. Tra le criticità più importanti rilevate.
Il mancato riconoscimento del debito da 871 mila euro legato alla transazione
con la famiglia Mancuso per chiudere il contenzioso giudiziario, passato in
giudicato, sull’esproprio di un terreno, la gestione dei residui attivi e
passivi e la mancanza di un progetto di ripiano degli equilibri a copertura dei
debiti fuori bilancio.
Sulla scorta di queste osservazioni, già esplicitate nel
corso della seduta di commissione bilancio prima del consiglio comunale, i rappresentanti
del gruppo di opposizione e gli indipendenti hanno quindi scelto di votare
contro, contestando anche il mancato utilizzo del residuo 2013 per circa 500
mila euro, che secondo il revisore si sarebbero comunque potuti spendere nel
bilancio 2015.
A questo punto, per l’approvazione del consuntivo 2014 per il Comune di San Fratello sarà affidata ad un commissario straordinario ad acta,
che dovrà entro 20 giorni, riconvocare il consiglio per l’approvazione o, in
caso contrario, approvarlo d’ufficio a pena di scioglimento del civico
consesso.
fonte: Gazzetta del Sud
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