L’arteria collega il centro montano con la strada statale
289 e Acquedolci.
di Salvatore Mangione
Si torna a discutere del mancato intervento per la via di
fuga, che attraverso le contrade San Giorgio e Sant’Anna, collega il centro
montano con strada statale 289 e Acquedolci. Grazie a una petizione popolare,
inviata alle autorità competenti, si riapre l’annosa questione, a seguito dei
dissesti di cui è vittima il territorio.
Hanno scritto la missiva, i residenti, gli automobilisti e
molte madri di famiglia che in questi ultimi anni, vedono la residenza sempre
più precaria per il futuro. A parte che non si sono ancora attuati i necessari
strumenti di adeguamento dell’arteria, rimasta solo per il transito precario di
automezzi leggeri, nessuna particolare attenzione è stata riservata da parte
della Protezione Civile, impegnata nella posa di paratìe e pozzi e nella
ricostruzione dei quartieri per le opere primarie.
Viene sollecitato almeno un intervento di manutenzione, di
pulitura e una più diretta attenzione, dal momento che è l’unica possibilità di
fuga verso la zona marittima. Durante il periodo estivo l’arteria statale che
attraversa il paese, in direzione Ponte Inganno/Catania e viceversa, viene
molto utilizzata dai villeggianti e dagli emigrati che dall’entroterra e
dall’ennese, raggiungono la costa tirrenica. Una particolare attenzione è stata
richiesta agli addetti del settore tecnico nonché a quello impegnato nella
stesura delle opere del programma triennale.
fonte: Gazzetta del Sud
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