Contributi e premi: continua il braccio di ferro tra
allevatori e organizzatori che potrebbe a breve causare la fine della
manifestazione.
La 57ma edizione della Mostra Mercato Concorso del Cavallo
Sanfratellano potrebbe essere anche l’ultima. Titoli di coda sul grande evento
legato al meraviglioso equino di San Fratello? Ovviamente ci auguriamo di no!
Ma allo stato attuale non ha motivo di andare avanti una manifestazione del
genere se poi gli allevatori continuano a boicottare l’evento.
Il motivo principale sembra essere il nodo premi e
contributi di partecipazione, troppo bassi a sentire gli allevatori; adeguati a
ciò che passa il convento secondo l’amministrazione. Ma il vero problema è la
crisi del mercato, difatti l’economia che girava in passato nella compravendita
di cavalli che rendeva la Mostra un appuntamento imperdibile per ogni
allevatore, è ormai soffocata dalla crisi mondiale dell’intero settore
agricolo.
Oggi l’evento, rispetto al passato, assume più la
caratteristica di manifestazione legata all’incremento turistico-ricettivo del territorio. A pagare
le conseguenze di tutto ciò sono però gli stessi allevatori sottoposti a spese
sempre più esose ed ingestibili per un mercato del cavallo ormai ridotto ai minimi termini.
Dall’altra parte l’amministrazione non può fare altro che tagliare premi e
contributi, visto i trasferimenti di denaro costantemente a ribasso da parte
degli altri enti organizzatori e promotori dell'evento. Tutto questo ha creato una situazione esplosiva che vede gli
uni contro gli altri, a danno di un evento di grande prestigio e storia,
divenuto però un paradosso per l’intero movimento degli allevatori.
Pochissimi infatti gli esemplari iscritti e presenti in
contrada Passo dei Tre, e così la grande folla che si presenta ai recinti resta
ancora una volta delusa per i pochi esemplari da ammirare. Un vero peccato
visto che la manifestazione soprattutto negli ultimi anni si è contraddistinta
per l’ottima organizzazione, ed ha raggiunto numeri davvero impressionanti per
quanto riguarda le presenze. Un traino per l’economia sanfratellana che rischia
però di scomparire a causa, appunto, del braccio di ferro tra l’amministrazione comunale
e gli allevatori.
A firmare una tregua non sono bastate neppure le parole del presidente dell'Associazione Nazionale Allevatori del Cavallo Sanfratellano, Giuseppe Salerno, che in un precedente post su Sottolapietra invitava tutti gli allevatori a partecipare per il bene e il futuro del cavallo sanfratellano e di San Fratello.
Una situazione che si porta avanti ormai da diversi anni e
che non sembra trovare una soluzione, poiché i contributi a capo sono destinati
a non aumentare. Per risollevare le sorti di un intero comparto economico
legato al Cavallo Sanfratellano bisogna necessariamente ottenere il
riconoscimento a razza dell’equino nebroideo. Serve lottare su tutti i fronti e
in tutte le sedi per avere questo benedetto riconoscimento.
Ma bisogna vedere
se gli allevatori sono disponibili a fare questa battaglia oppure no. Ciò che ancora molti non hanno capito o ignorano, è il pericolo stesso che corre il prestigioso equino e tutte le manifestazioni legate ad esso. Si sta varcando quel confine immaginario che inesorabilmente anno dopo
anno avvicina il Sanfratellano verso l'oblio, in un cammino intrapreso che separa con una linea sottilissima un semplice
ridimensionamento della popolazione dall’estinzione totale.
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