Rito abbreviato per l’allevatore che tentò di uccidere il fratello

CRONACA
I fatti risalgono al 2 luglio del 2015.

Francesca Alascia.
Mercoledì scorso è stata celebrata l’udienza preliminare innanzi al giudice del tribunale di Patti Ugo Molina ed al pubblico ministero Rosanna Casabona  nei confronti di Ignazio Mancuso, attualmente detenuto agli arresti domiciliari con l’accusa di tentato omicidio, minaccia grave, detenzione e porto illegale di arma, nonché di illegale introduzione di arma nella zona “b” del Parco dei Nebrodi. 

I fatti risalgono al 2 luglio del 2015, quando il cinquatottenne allevatore di San Fratello imbracciato un fucile da caccia , verosimilmente per ragioni legate al possesso di un fondo di comune proprietà, non esitava ad indirizzare contro il fratello maggiore Pino Mancuso ed il giovane Bendetto Vasi, 24 anni originario di San Fratello, ben 3 colpi, i quali fortunatamente non hanno centrato il bersaglio prescelto.

L’imputato difeso dal legale Alessandro Pruiti ha puntato su un rito alternativo per la definizione della sua posizione processuale. Il fratello Pino rimasto illeso per puro miracolo, essendo stato letteralmente sfiorato dai pallettoni, con i quali era stata caricata l’arma si costituirà parte civile al processo assistito dall’avvocato di fiducia Giuseppe Mancuso.

fonte: 98zero.com


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