CRONACA
Al centro delle indagini, quanti avevano presentato indebitamente istanza per ottenere l’ammissione al contributo di autonoma sistemazione, concesso a chi era stato costretto dalla frana ad abbandonare le abitazioni.
Chiara Cucinotta.
Sono dieci gli imputati che in questi giorni sono impegnati
al tribunale di Patti per l’indebito ottenimento del contributo per l’autonoma
sistemazione, subito dopo la frana del 2010: comportò la distruzione
di circa 100 ettari di territorio, coinvolse abitazioni, opere pubbliche,
chiese, scuole.
Per fortuna il bilancio dei danni non ha riportato né morti né
feriti. Salvatore Brunello, Benedetto Carrini, Benedetto Gambitta, Giuseppe
Iraci, Carmelo Macina, Cirino Scavone, Cirino Mancuso, Marianna Carrini,
Antonino Vasi e Salvatore Lo Balbo sono stati tutti accusati di falso e
truffa aggravata.
Il processo ha preso le mosse dai controlli sulla “zona rossa”, ovvero la
fascia più a rischio della zona, in cui risultavano abitare numerose persone.
Al centro delle indagini, quanti avevano presentato indebitamente istanza
per ottenere l’ammissione al contributo di autonoma sistemazione, concesso a
chi era stato costretto dalla frana ad abbandonare le abitazioni.
Alla difesa, gli avvocati Margherita Manasseri, Salvatore Lo Cicero, Salvatore Ricca e Francesco Nicosia. Il processo è stato rinviato dal giudice
Potestio al 6 marzo 2017.
fonte: strettoweb.com
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