ATTUALITA'
La protezione civile lascia il presidio locale di San Fratello.
Giuseppe Romeo.
Si sono
conclusi dopo sei anni i lavori di messa in sicurezza del vasto fronte colpito
dalla frana di San Fratello nel Febbraio 2010. Un’imponente opera di
consolidamento messa in atto dalla protezione civile che ha portato avanti il
crono programma di interventi, finanziati ed avviati secondo la pianificazione
fatta nei mesi successivi al dissesto.
Ormai conclusi, in via di chiusura, gli
ultimi otto cantieri per il completamento di un totale di tredici pozzi e tre
trincee drenanti a San Benedetto, Stazzone e Monte Nuovo. Ecco perché, da
qualche giorno, ha chiuso i battenti il presidio distaccato di San Fratello
della Protezione civile regionale che, grazie all’instancabile coordinamento
dei geometri Alessandro Battaglia e Demetrio Crocco, anime del presidio locale,
sin da quel drammatico 2010 e senza soluzione di continuità hanno lavorato a
San Fratello, sovrintendendo all’esecuzione delle opere appaltate.
L’ufficio di
protezione civile ha dunque lasciato i locali messi all’epoca a disposizione
nella struttura dell’ex comune, trasferendo tutti gli incartamenti presso gli
uffici di Enna da dove continueranno ad essere gestite le pratiche ancora in
essere. In particolare l’attenzione è rivolta alla querelle ancora sospesa
circa la corresponsione dei rimborsi ai cittadini che hanno avuto gravi danni o
hanno perso del tutto la propria casa a seguito della frana.
Istanze che però,
per problemi di natura burocratica o tecnica, si sono arenate, lasciando
malumore e malcontento nella popolazione. La chiusura dei cantieri di messa in
sicurezza a San Fratello non significa, in automatico, che tutte le criticità
siano state risolte. Restano infatti ancora da eseguire diverse opere, come ad
esempio la rete elettrica e la realizzazione dell’asfalto nei quartieri
Stazzoni, Riana e Monte Nuovo. Interventi che attendono di essere appaltati e
comunque, definitivamente conclusa la fase dell’emergenza, gestibili in via
ordinaria dal Comune.
fonte: amnotizie.it
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