Comunità di fedeli in lutto per la scomparsa di don Lo Cicero


L'ULTIMO SALUTO
Ieri i funerali a S. Agata Militello celebrati da monsignor Giombanco. Pochi mesi addietro aveva celebrato 67 anni di sacerdozio, aveva 93 anni.

Salvatore Mangione.
San Fratello. Commozione ha destato nella diocesi di Patti, e particolarmente a San Fratello, la scomparsa di don Rosario Lo Cicero. Ha destato stupore la meravigliosa storia sacerdotale del prete, scomparso all’età di 93 anni.

I suoi traguardi e le sue celebrazioni hanno visto una partecipazione che onora la chiesa pattese ed i suoi rappresentanti. Nei mesi scorsi, al suo compleanno, una folta schiera di religiosi e di fedeli lo avevano festeggiato nella parrocchia del Sacro Cuore di Gesù di S. Agata Militello.

Domenica 16 ottobre aveva invece raggiunto il 67° dell’ordinazione sacerdotale. Un vero traguardo per il veterano dei presbiteri che, durante la sua carriera di missione e di apprezzato predicatore, ha avuto modo di svolgere l’attività a Raccuja, Tortorici, Militello Rosmarino e S. Agata Militello.

Aveva dichiarato non molto tempo addietro che “nel futuro vivrà un pezzo della nostra storia e resteranno solo le cose più importanti e sentite che il nostro cuore riuscirà a trasmettere. Mai cancellare le tradizioni – aveva detto – e le radici, perché da esse si ricavano le cose più genuine e sincere”.

La celebrazione funebre di don Rosario è avvenuta nel Duomo di S. Agata Militello, ieri alle ore 15,30 presieduta dal nuovo vescovo della Diocesi di Patti, monsignor Guglielmo Giombanco.

Un altro presbitero ha quindi concluso la sua missione sacerdotale dopo tanti anni di ministero nella diocesi di Patti. Si sono infatti svolti, nella Chiesa Madre, nei giorni scorsi, i funerali di don Salvatore Di Bartolo. Deceduto all’età di 78 anni, molto stimato e apprezzato per l’intensa attività pastorale svolta in diverse località.


Nato a San Fratello, dopo gli studi teologici è stato inviato a S. Angelo di Brolo. Successivamente a Librizzi e, poi, a Tusa Marina nella Parrocchia di Maria Santissima della Catena. Da questi centri sono giunti a San Fratello molti fedeli per l’estremo saluto al sacerdote dei poveri e degli emarginati. La solenne funzione, presieduta dal vicario generale della diocesi, monsignor Giovanni Orlando, ha visto anche la presenza di numerosi confratelli e delle associazioni cattoliche del centro montano.

fonte: gazzetta del sud

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