CULTURA
La lingua gallo-italica presente in Sicilia e parlata da circa 250 mila abitanti di dodici comuni di quattro province.
Salvatore Mangione.
San Fratello. La vice presidente della Commissioine Affari esteri del
Senato della Repubblica, senatrice Stefania Craxi, ha presentato un disegno di legge d'iniziativa con undici senatori per la ratifica ed esecuzione della Carta Europea delle
lingue regionali o minoritarie.
Gli individui appartenenti alle minoranze linguistiche non
possono essere privati del diritto di avere una vita culturale propria, di usare la propria lingua in comune con gli altri membri
del proprio gruppo. Tutti gli atti internazionali adottati sino ad ora, a partire dagli anni Novanta, focalizzano l'attenzione sul
diritto ben definito delle popolazioni di minoranza e parlanti lingue di
minoranza
ad apprendere la lingua madre e ad usarla in ambito
pubblico, sostenuta dalle relative e necessarie facilitazioni.
Nella Dichiarazione sui diritti delle persone appartenenti alle minoranze
linguistiche viene affermato il diritto di beneficiare della loro cultura, di professare e praticare la loro lingua, in privato ed in
pubblico, liberamente e senza interferenza e si dispone anche per gli Stati di adottare, quando possibile, appropriate misure perchè le
persone appartenenti alle minoranze abbiano adeguate possibilità di apprendere la loro madrelingua o di essere istruite nella loro lingua
madre. Inoltre è stato già sancita non solo la non discriminazione delle minoranze, ma anche la necessità di garantire
l'effettiva partecipazione degli appartenenti a tali minoranze alla vita
collettiva del loro Paese in ambito economico, sociale, politico e
culturale.
Inoltre è importante richiamare anche la Convenzione sulla protezione e la promozione delle
diversità delle espressioni culturali che ribadisce che la diversità
linguistica è parte integrante della diversità culturale e riafferma il ruolo fondamentale svolto dall'educazione nell'ambito della
protezione e della promozione delle espressioni culturali.
Inoltre le linee guida su come le lingue minoritarie
dovrebbero essere protette e promosse nella vita di ogni giorno. Gli Stati sono
invitati a fornire nella lingua di minoranza, educazione, servizi stampa, radiofonici e televisivi e nell'ambito dei nuovi media, come anche nella pubblica amministrazione. Questo documento contribuisce
certamente all'integrazione linguistica e cultuale ed aspira all'unità
dei popoli, non alla divisione, è uno strumento di
fondamentale importanza per integrare popolazioni con background linguistici e culturali diversi, ma ricchi.
Un testo di legge di ratifica
similare nella sostanza, già approvato nella passata legislatura, dopo
un lungo dibattito, durato più di due anni, il cui iter si
arrestò in Aula. In questa XVIII legislatura forse sarà la volta buona per la sua definitiva approvazione.
Commenti
Posta un commento