Frà Giuseppe Maggiore.
San Fratello. “Ricordati di non scordare”, cantava Battisti a
inizi anni settanta, nel famoso brano "7,40". Una frase se vogliamo un po’
paradossale, ma che ben rende l’idea del significato e dell’importanza di ciò
che significa fare memoria.
Ieri nonostante il maltempo non abbia dato tregua
al Comunale “Gagliani” di San Fratello, i ragazzi della società nebroidea
che disputano il campionato di prima categoria hanno incontrato sotto una
pioggia battente la Dorothea Calcio di Acquedolcie l’ Acd Alcara nel primo
memorial “Salvatore Cortese”.
Salvatore Cortese ha saputo vivere la famiglia, ha saputo
dare significato profondo a questa bellissima realtà tanto che insieme a
Bettina ha dato vita a Linda, Delfio e Andrea. Ma per lui il senso di famiglia
andava oltre, la squadra è diventata la sua seconda famiglia, dedicava il suo
tempo, considerava quei ragazzi suoi figli.
La commozione si leggeva negli occhi di tutti, il
dottore Salvatore Sidoti, Sindaco di San Fratello, invitato a dire
qualcosa ha ricordato i valori che hanno distinto l’amico Salvatore Cortese e
come un po’ tutti anch’egli non si è potuto esimere dalla commozione.
Sono state consegnate delle targhe alla Famiglia Cortese che
dicono quanta gratitudine c’è nei confronti di un uomo che ha saputo donare il
suo tempo per i veri valori del calcio
Tra i presenti c’era il sindaco di Acquedolci, Dott.
Alvaro Riolo e l’ex allenatore dell’Asd San Fratello, Carmelo
Emanuele.
L’ASD San Fratello che giocava con molti ragazzini sotto
l’attenta guida del Capitano-Presidente Delfio Calabrese e
dell’esperto Roberto Veneroso, si è aggiudicato il primo memorial
“Salvatore Cortese” vincendo con Dorothea e pareggiando con l’Alcara. Ad
arbitrare è stato Delfio Cortese.
Il dolore provato in terra da familiari e amici può
trasformarsi in gioia quando un gruppo di persone si ritrova per un motivo così
nobile e santo. Non servono tante parole, basta un calcio dato ad una palla,
una stretta di mano a fine partita, la presenza intorno al campo di gioco, un
sorriso, quattro chiacchiere ed una birra. Questo è lo stile che piaceva a
Salvatore che sicuramente guardava dal cielo.
Un memorial semplice senza alcuna formalità, ma ricco di
emozioni, di sguardi intensi che facevano trasparire rispetto e affetto verso i
famigliari del Signor Cortese.
Non possiamo non ringraziare tutta la dirigenza dell’Asd San
Fratello: Cetty Calì e Sara Caprino già presidente della società
nero-verde, Benedetto Ricciardi, Benedetto Foti e Angelo
Repole per questo momento intenso neanche il maltempo è riuscito a fermare
e che sicuramente si ripeterà ogni anno magari ricordando altri giocatori e
dirigenti scomparsi prematuramente.
Commenti
Posta un commento