Pirata della strada ha ucciso il mio gatto


CRONACA
Investito in via Ruggino. La strada è spesso percorsa ad alta velocità dagli automobilisti creando un rischio anche per residenti e passanti.

Benedetta Ziino.
Lui è Milo, gattino affettuoso, divertente, giocherellone. Lui è Milo, entrato a casa nostra quando aveva pochi giorni e stava giusto sul palmo di una mano. Lo abbiamo allattato, svezzato, ce ne siamo presi cura e lo abbiamo cresciuto. Lui è Milo, gatto buono, socievole, educato, capace di comprendere il tuo umore e sedersi accanto a te. Diventato il gatto di casa, poche volte gli è stato permesso di uscire.
Lui è Milo e oggi non c’è più. Qualcuno, la sera di mercoledì 5 dicembre, lo ha investito davanti casa, in via Ruggino, senza neppure fermarsi, infrangendo quindi il codice della strada che ormai prevede regole ben precise e multe salate per i trasgressori. Una svista. Apri la porta un momento, lui timidamente esce fuori ad insaputa di tutti e neanche il tempo di accorgersi, bussa il vicino di casa e Milo non c’e più. Ho ben presente d’estate, la via Ruggino colma di bambini di tutte le età e gli spavaldi piloti, che credendosi all’autodromo di Monza, corrono non curanti del pericolo. È un tratto di strada, questo, dove più volte si è evitata la tragedia. Bambini scansati per caso, auto a tutta velocità fermatesi per un pelo, madri che urlano persino contro lo spavaldo di turno, e vicini di casa che si lamentano. Non serve un post su Facebook per farvi impedire di correre, ma forse serve per farvi riflettere.

La discesa che conduce nella via Ruggino, non è un trampolino di slancio verso un circuito di formula 1. È una strada di passaggio, abitata, e dovrebbe essere percorsa con prudenza per l’incolumità di tutti: guidatore, passeggero, pedoni e si, anche animali che possono girovagare per le nostre strade. Oggi siamo dispiaciuti per un piccolo esserino che è stato ucciso da qualcuno come te, che percorre la stessa strada, correndo. Domani potremmo essere dispiaciuti per qualcosa di peggio. Il mio invito è quello di essere prudenti. Milo ha subito un’ingiustizia. Ma se ognuno di noi, percorrendo questa e tutte le strade, rifletterà per un solo secondo a quanto scritto, allora Milo non sarà morto invano. Concludo con una massima di Dalai Lama: “Segui sempre le 3 “R”: Rispetto per te stesso, Rispetto per gli altri, Responsabilità per le tue azioni.” 



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