La voce potente della cantautrice, insieme all’inedito intreccio di marranzano e percussioni restituisce la potenza ancestrale della tradizione musicale siciliana proiettandola negli scenari della contemporaneità.
Un racconto al femminile, sensuale e ironico attorno a quel “muvirisi”, cioè “restare” in dialetto, per svelare l’atavico dualismo tra evolvere e resistere, partire e tornare.
Un lavoro corale che trova nella condivisione il coraggio di sperimentare nuove contaminazioni tra dialetto siciliano, lingue minoritarie come il gallo Italico di San Fratello, musica popolare, manouche, blues, rock e elettronica.
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