Grasso: "Il nostro territorio continua ad essere tenuto in scarsa considerazione dal Governo Regionale ma stavolta c’è in gioco la salute e la stessa vita dei cittadini”.
di Sergio Granata.
La zona nebroidea continua a rimanere esclusa dalla
cosiddetta “Rete dell’infarto”, ovvero quella rete ospedaliera capace di
garantire interventi moderni ed efficaci per le gravi patologie vascolari. A denunciarlo è la deputata regionale Bernardette Grasso che sull’argomento
aveva presentato una interrogazione all’Ars nei mesi scorsi.
“Il nostro territorio - afferma la parlamentare - continua ad essere tenuto in
scarsa considerazione dal Governo Regionale ma stavolta c’è in gioco la salute
e la stessa vita dei cittadini”.
L’assessorato alla sanità aveva individuato in provincia di Messina i
centri Policlinico – Papardo - San Raffaele Giglio di Cefalù e San
Vincenzo di Taormina, come strutture della rete dell’infarto. Ma emerge
indubbia l’importanza di un laboratorio di emodinamica per soccorrere il
paziente sia durante la fase acuta per limitare il danno ischemico altrimenti
gli ospedali si limiterebbero ad un trattamento di terapia trombolitica (ormai
inadeguato).
Per questo, dunque, Bernardette Grasso torna a reclamare un servizio
tempestivo nell’emergenza, e comunque nell’arco delle prime due ore
dall’evento, per un’ampia fascia di popolazione residente nell’area dei
Nebrodi. Servizio che sarebbe possibile con l’attivazione del Centro di
Emodinamica presso l’Ospedale “Barone Romeo” di Patti.
Fonte: amnotizie.it
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