San Fratello, V Concorso di Poesia in dialetto Galloitalico

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La cerimonia si è sviluppata tra la lettura delle motivazioni e delle considerazioni dei giurati e la toccante declamazione dei versi degli autori premiati e di quelli partecipanti presenti il sala.

L’Amministrazione comunale di San Fratello prosegue l’impegno nei processi di valorizzazione del suo peculiare dialetto che contraddistingue e rende unico questo centro nebroideo e ne fonda l’identità. Come noto a molti infatti, il dialetto di origini settentrionali, galloitalico per la comunità degli studiosi, parlato a San Fratello si distingue nettamente dai dialetti siciliani, pur condividendone l’origine nel latino. 

La parlata distintiva fa di questo luogo un’isola linguistica, la cui concreta dimensione si percepisce, ad esempio, nelle espressioni di stupore e curiosità dei visitatori che abbiano l’occasione di soffermarsi in questo suggestivo centro collinare.

In seno alle iniziative già intraprese per la tutela del dialetto, lo scorso martedì 29 dicembre alle ore 16:00, si è svolta la cerimonia di premiazione del V Concorso di poesia in dialetto galloitalico. L’evento si inserisce tra le azioni già avviate che hanno condotto all’istituzione del Centro di documentazione del dialetto galloitalico di San Fratello che sorgerà all’interno della biblioteca comunale e alla collaborazione con il DS dell’Istituto Comprensivo “Acquedolci”, nel quale si inserisce la scuola media di San Fratello.


A porgere i saluti ai numerosi e interessati cittadini intervenuti, c’erano il Sindaco Francesco Fulia, il Vice-Sindaco Ciro Carroccetto, il Presidente del Consiglio comunale Vittoria Liuzzo, gli Assessori comunali Antonella Carrrini e Luigi Salanitro. Tra i graditi ospiti, Marisa Ferraro, vice presidente dell’Accademia degli Industriosi di Gangi,  autrice di una tela su San Benedetto il moro, donata alla comunità sanfratellana, e Salvo Mancino. La presenza di Rosanna Artino e Giuseppina Martines in rappresentanza del mondo della scuola conforta sulla comune progettualità futura.

Le liriche presentate al Concorso, che confermano la vitalità anche scritta di questa parlata di immigrazione medievale, sono state vagliate da una giuria di cinque componenti, presieduta e coordinata da Benedetto Di Pietro, noto scrittore in vernacolo e lingua che, pur assente per la sua lontana residenza, è stato presente in spirito alla manifestazione.

Alle valutazioni di questi, si sono sommati i giudizi e le riflessioni di padre Cirino Versaci, docente di Antico Testamento ed Esegesi profetica alla Pontificia Facoltà Teologica di Sicilia di Palermo e autore di studi di esegesi biblica, Benedetto Iraci, docente e autore di un fortunato dizionario di fitonimi dialettali galloitalici, Giuseppe Foti, Dottore di ricerca e autore di un approfondito studio sulla fonetica del dialetto sanfratellano e Aldo Fichera, Dottore di ricerca dell’Università di Catania e autore di un nutrito numero di saggi filologici. Con quest’ultimo, esperto biblioteconomista, l’Amministrazione ha avviato una proficua collaborazione anche per futuri progetti culturali.


Sono risultati vincitori: per la sezione giovani Felicia Manasseri con la poesia “Pinsier”, (pensieri), per la sezione adulti: 1° Carmelo Emanuele con “U chient dû damant' (il canto del lamento), 2° Nicolò Bellitto con “U tamp” (il tempo) e 3° Carmelo Faranda con “San Frareu, cam era beu” (San Fratello, com’era bello). Il premio, che è consistito in una targa personalizzata e una pergamena, è stato affiancato dai riconoscimenti conferiti anche agli altri autori che hanno presentato i loro componimenti (Pino Mazzullo, Serafina Miraglia e Benedetta Mondello).

La cerimonia si è sviluppata tra la lettura delle motivazioni e delle considerazioni dei giurati e la toccante declamazione dei versi degli autori premiati e di quelli partecipanti presenti il sala. Si ringrazia l’Ufficio turismo nelle persone di Maria Benuccia Lo Balbo e Teresa Amata per la fattiva collaborazione e la buona riuscita della manifestazione, un grazie a Rosa Maria Regalbuto per il prezioso apporto, a Biagio Tommasi e Benedetto Sanfilippo e ad Antonio Scavina autore della locandina. 

L'Amministrazione Comunale

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