CRONACA
Due fratelli allevatori sono
stati arrestati dai carabinieri a San Fratello accusati di furto
aggravato in concorso. In un’altra operazione rinvenuto un revolver abbandonato.
Giuseppe Lazzaro.
Ieri pomeriggio, in una zona boschiva di San Fratello, sono
stati sviluppati mirati rastrellamenti e perquisizioni di casolari rurali
condotti con il supporto dei carabinieri dello Squadrone Eliportato Cacciatori
“Calabria”.
Un’ attività che, anche nei giorni precedenti, aveva investito
diverse zone agricole e pastorali del comprensorio nebroideo e che rientra
nella serie di controlli straordinari disposti a seguito dell’attentato
perpetrato, il 18 maggio scorso, in danno del presidente del Parco dei Nebrodi
Giuseppe Antoci. In tale contesto operativo il personale della Compagnia
carabinieri di S.Stefano di Camastra e del Nucleo Investigativo del Comando
Provinciale di Messina, traeva in arresto, per furto aggravato in concorso, i
fratelli Carmelo e Benedetto Mangione, rispettivamente di 51 e 49 anni,
allevatori, la cui azienda agricola rientra fra quelle verificate dai militari
dell’Arma.
E così, l’azione d’accurato rastrellamento condotta nei diversi
casolari culminava presso l’attività dei due germani con la verifica di un
allaccio abusivo all’impianto idrico comunale, con conseguente danno per
l’erario in corso di quantificazione. Per il furto, i due allevatori – secondo
quanto disposto dal sostituto procuratore di turno di Patti, Maria Milia – sono
stati tradotti presso il tribunale di Patti per la celebrazione dell’odierna
udienza per direttissima, dove il giudice Torre ha convalidato l’arresto ma
disponendone la scarcerazione e rinviando il processo al prossimo 19 settembre.
Ma v’è di più: specifici servizi dei Cacciatori consentivano inoltre di
sottrarre un’arma alla criminalità locale. E così i Carabinieri rinvenivano, in
una vicina zona boschiva demaniale, celata sotto un cumulo di pietre, una
pistola modello revolver, calibro 7,65, non censita, che sarà inviata al RIS di
Messina per verificarne eventuale impiego in azioni delittuose e la presenza di
tracce o impronte.
fonte: glpress.it
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