Frana a San Fratello, lavori finiti e va via la protezione civile

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Lasciati i locali di Palazzo dell'Aquila a distanza di 6 anni.

Francesca Alascia.
SAN FRATELLO - La Protezione Civile Dipartimento della Sicilia, ha smobilitato i propri uffici dal Comune di San Fratello. Lasciati i locali di Palazzo dell'Aquila a distanza di 6 anni dalla drammatica frana che colpì duramente l'intera comunità, il presidio ha trasferito tutti gli incartamenti in altre sedi, nelle quali continueranno ad essere gestite la pratiche ancora in via di risoluzione. 

Il dissesto idrogeologico verificatosi nel febbraio del 2010 determinò la distruzione di circa 100 ettari di territorio e costrinse oltre 1000 abitanti a lasciare le proprie abitazioni poiché crollate o lesionate tanto da essere inagibili. La scuola e la chiesa fortemente danneggiate furono abbattute per essere poi ricostruite insieme a tante opere pubbliche, per miracolo non ci furono nè morti, nè feriti.

La Protezione Civile in questi anni ha provveduto alla supervisione ed al completamento dei lavori di messa in sicurezza del vasto fronte colpito dal dissesto. Stanno infatti per essere conclusi i lavori di costruzione di ben 13 pozzi e 3 trincee drenanti site nelle zone di San Benedetto, Stazzone e Monte Nuovo, alla cui edificazione hanno provveduto 8 cantieri. Sono tuttavia in molti coloro i quali attendono da tempo le indennità conseguenti alle demolizioni ed i risarcimenti sia per le autonome sistemazioni che per le ristrutturazioni. 

Nessuna via alternativa, o di fuga alla strada statale 289, che dal Ponte Inganno conduce sino a Catania è stata ancora realizzata. Restano ancora da realizzare i lavori per la nuova rete elettrica e la realizzazione dell'asfalto nei quartieri Stazzoni, Riana e Monte Nuovo. In via di definizione anche la richiesta in ordine alla progettazione e ricostruzione della chiesa di San Nicolò di Bari. Al momento le aree rimaste libere dopo le demolizioni, sono state recintate in attesa di destinazioni d'uso. Tutti gli interventi in attesa di essere appaltati, conclusa ormai la fase di grande criticità determinata dalla frana, saranno da ora affidati alle competenze degli uffici comunali. 

L'amministrazione comunale del centro montano guidata dal sindaco Francesco Fulia ha aggiornato le schede di monitoraggio Rendis delle due aree in frana, con rischio elevato R4, denominate "Via Normanni" e "Vallone Valli". Per il progetto di "Consolidamento, risanamento e recupero di vi Normanni, quartiere Porta Sottana Valanche" si è proceduto a richiedere all'ingegnere responsabile Agostino Sascaro, l'aggiornamento del progetto esecutivo riguardante interventi di manutenzione delle opere infrastrutturali esistenti quali tiranti e paratie, nonché il completamento di quelle di protezione dell'abitato e delle urbanizzazioni presenti nell'area. 

Al fine di consentire una più attenta lettura e conferma dei parametri geologico/geotecnici sono state inoltre attivate apposite campagne d'indagine tuttora in corso. L'Area Tecnica inoltre, dopo il dissesto, con il nuovo "Ufficio per la Ricostruzione", garantisce un corretto funzionamento delle attività di collaborazione con i servizi della protezione civile sia per le azioni legate agli intrerventi infrastrutturali che per quelle riguardanti i contributi alla popolazione. 

L'ufficio ha inoltre intrapreso la raccolta di tutta la documentazione cartografica, tecnica e progettuale delle iniziative della protezione civile regionale riguardanti l'area colpita dall'emergenza per integrarle con il patrimonio conoscitivo comunale ed affrontare in tal modo un piano di ricostruzione della città da punto di vista urbanistico, ambientale ed infrastrutturale.

Fonte: Giornale di Sicilia

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