CULTURA
Dopo 25 anni le commissioni Affari Costituzionali di Camera e Senato non hanno ancora avuto l'occasione di riconoscere la lingua gallo-italica, presente in Sicilia.
Salvatore Mangione.
SAN FRATELLO - Con vero favore, si stanno registrando in questi ultimi
mesi, notevoli interessi da diverse e numerose istituzioni, in favore del
riconoscimento della lingua gallo-italica, argomento su cui noi non smettiamo
di tornare periodicamente.
Da parte degli istituti e dipartimenti universitari, era notorio, in
particolare quelli di Catania, Palermo, Messina e Udine, ma anche le comunità
del territorio sembrano risvegliarsi per una maggiore conoscenza, curiosità e
approfondimenti.
E' successo lo scorso mese a Caronia e Acquedolci, adesso tocca a Rocca
di Caprileone, ma v'è da sottolineare l'ultimo intenso momento presso la sala
consiliare della Provincia Regionale di Messina, in occasione della giornata
Europea dei diritti umani del 5 maggio scorso. Infatti, dopo un'ampia
relazione, è stato conferito un premio speciale "Pro litteris humanitate
scientia iustitia", per l'impegno e le lotte per il riconoscimento.
Ancora, dopo 25 anni, le commissioni Affari Costituzionali di Camera e
Senato, non hanno ancora avuto l'occasione di riconoscere la lingua
gallo-italica, presente in Sicilia.
Sono dodici i comuni che detengono questo tesoro linguistico da oltre
900 anni, con oltre 60 mila abitanti residenti e altrettanti all'estero. In
particolare spiccano San Fratello e Acquedolci, Montalbano Elicona, Novara di
Sicilia e San Basilio di Novara, Fondachelli Fantina per la provincia di
Messina; Nicosia, Aidone, Sperlinga e Piazza Armerina per la provincia di Enna;
Randazzo per quella di Catania e Ferla per la provincia di Siracusa.
A
ridestare interesse è stata in particolare la recente pubblicazione di una
antologia sui proverbi nel trilinguismo gallo-italico, siciliano e italiano. Il riconoscimento comporterebbe l'opportunità per studiosi e istituti di
poter usufruire di incentivi per le pubblicazioni e gli ulteriori
approfondimenti letterari e grammaticali, oltre che sintattici e poetici.
fonte: gazzetta del sud
Commenti
Posta un commento