Intervista a Fabio Marcazzò, assessore a Viggiù dalle origini Sanfratellane

Fabio Marcazzò, giovane assessore di Viggiù in provincia di Varese, ma di origini siciliane, parla del gemellaggio tra i due paesi, legati dall’amore per la terra e dal rispetto della tradizione

Sono giunti da tutto il mondo, gli italiani trapiantati all’estero, in occasione della X edizione del Premio Internazionale degli Italiani in Patria e nel Mondo in concomitanza con il Primo Incontro dei Sanfratellani nel Mondo. La manifestazione ha visto numerosi partecipanti uniti solo dall’amore per la propria terra d’origine e dalla volontà di tramandare le proprie tradizioni alle generazioni future. Tra questi, anche Fabio Marcazzò, giovane assessore di Viggiù, di origini sanfratellane, giunto insieme al sindaco Sandy Cane per partecipare alle cinque giornate di festa e cultura di San Fratello.
UMDI ha intervistato in esclusiva il giovane assessore della Lega.
Lei è un giovanissimo assessore di 27 anni. Che ruolo ricopre nella vita politica del suo comune?
“Sono assessore alle Politiche Giovanili, Sport, Istruzione, Protezione Civile e Innovazione di Viggiù, un piccolo paese in provincia di Varese, gemellato con il comune di San Fratello da circa un anno in via ufficiale”.


Come mai un assessore del Nord a San Fratello?
“Pur essendo nato a Viggiù, ho origini Sanfratellane. Mia madre infatti è nata a San Fratello ma si è trasferita al nord quando era una bambina”.
Viggiù e San Fratello sono due realtà molto distanti tra loro, sia a livello geografico che culturale. Come nasce il gemellaggio tra i due comuni?
“I sanfratellani sono in assoluto la più grande comunità di Viggiù, insieme a quella dei mantovani. Da noi esiste l’Associazione Culturale dei Gallo-Italici nata nel 1982 e che quest’anno ha festeggiato il 30° anniversario dalla sua fondazione. C’erano già rapporti di amicizia tra le istituzioni da diversi anni e da un po’ di tempo si parlava di gemellaggio, ma in realtà non c’era niente di ufficiale se non un patto di amicizia, finché l’anno scorso con il Presidente dell’Associazione Gallo-Italica Giuseppe Scavone, abbiamo deciso di portare avanti questa iniziativa”.
Quali i momenti della cerimonia ufficiale?
“Abbiamo deciso insieme di organizzare l’evento che si è svolto il 27 maggio scorso per le vie del paese. C’è stata la cerimonia ufficiale dello scambio dei doni tra il nostro sindaco, Sandy Cane e il sindaco di San Fratello, Salvatore Sidoti Pinto, seguita dalla sottoscrizione del gemellaggio, avvenuta presso Villa Borromeo. Successivamente si è tenuta la presentazione del libro “Comunità linguistiche in movimento: accenti Sanfratellani in nord Italia”, e la consegna di targhe commemorative della giornata.

 

Un bel lavoro di squadra dunque.
“Assolutamente sì. Devo dire che se il progetto è andato concretamente in porto è solo grazie all’impegno di tutta la comunità, in particolare dell’Associazione Culturale dei Gallo-Italici nella persona del presidente Giuseppe Scavone il quale da anni si impegna a mantenere alta la sicilianità nel mondo”.

di Serena Lastoria (UNMONDODITALIANI)

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