Frana, resoconto del 3° Anniversario

Cambio di programma: La Chiesa San Nicolò verrà ricostruita in altro sito. L’ing. Foti promette di dare continuità al lavoro dell’ing. Lo Monaco.


Ieri, in occasione del 3° Anniversario dall’ultima frana di San Fratello, presso l’aula consiliare del Palazzo Municipale si è svolta una manifestazione in ricordo dell’evento, con la presenza delle maggiori autorità dell’isola, anche per fare il punto della situazione sul post-frana.

Il sindaco di San Fratello Salvatore Sidoti Pinto annuncia l’assenza del Governatore della Regione Sicilia, Rosario Crocetta, trattenuto alla Regione per motivi strettamente lavorativi. Inoltre, comunica l'uscita di Pietro Lo Monaco da Responsabile della Protezione Civile Regionale, accogliendo il sostituto Calogero Foti.
Il primo cittadino ha poi ringraziato tutti i vari componenti che si sono adoperati in questi ultimi tre anni a favore di San Fratello.

Successivamente, ha annunciato una notizia attesa da molti bambini e genitori, dicendo che molto presto i ragazzi delle Scuole di San Fratello, avranno a breve l’edificio delle Scuole Medie nel quartiere Stazzone, nuovamente agibile per la messa in sicurezza sotto ogni punto di vista.


Infine, ha comunicato le cifre del finanziamento in favore dei Nebrodi e di San Fratello. Si tratta di un milione 956 mila e 998 euro (1.956.998,00), dei quali 922 mila euro (922.000,00) solo a San Fratello. Il sindaco ha poi precisato che per gli ulteriori fondi, a completamento di questa prima trance, c’è l’intenzione di chiedere aiuto in tal senso al nuovo Presidente della Regione.

L’Arc. Salvatore Di Piazza nel suo intervento, inizia col concetto di non dimenticare quanto è accaduto: “Il ricordo ci deve rimanere vivo per non sbagliare più, per ricominciare a ricostruire, per i giovani che non vogliono perdere la speranza di rinascita, per la gente anziana che non riuscirebbe a sopportare un'altra disgrazia. Ciò che è importante adesso – ribadisce il parroco di San Fratello - è la ricostruzione e di non lasciare niente di incompleto che potrebbe provocare danni più grossi. I sanfratellani non hanno perso la speranza e chiedono una continuità, per essere seguiti come in questi anni è avvenuto con la presenza costante del Responsabile della Protezione Civile Pietro Lo Monaco.

Il Parroco ricorda, inoltre, che dal giorno dopo la frana è stata istituita la Caritas che supporta giornalmente la popolazione più bisognosa. Ma poi ammonisce sulle questioni che bloccano lo sviluppo del territorio: “cosa si è fatto degli scavi archeologici e dei fondi per l'agricoltura e la pastorizia? Ed è per questo che ci rivolgiamo a voi di potere per avere risposte". Concludendo il suo intervento ringraziando Pietro Lo Monaco per l’impegno e augurando un buon lavoro al suo sostituto Calogero Foti.


L’ing. Pietro Lo Monaco ricorda la situazione di tre anni fa: “quando siamo arrivati a San Fratello la situazione drammatica che si stava vivendo nei primi momenti dopo la frana, e il fatto che la gente poi si sia abituata ai tempi di ricostruzione e di messa in sicurezza è stata un'impresa davvero ardua, ma ci siamo riusciti ad ottenere un buon risultato. Ciò nonostante, c’è ancora lavoro da fare e lavoro da ultimare. Nella zona San Benedetto, Riana e Stazzone, i progetti sono quasi interamente elaborati in progetto e la prossima settimana saranno esaminati e approvati. Entro un mese ci sarà l'inizio di nuovi lavori, visto che i fondi sono già in cassa, che saranno ultimati nei mesi a venire. Quindi, la copertura finanziaria dei lavori da fare c'è, inoltre per i rimborsi delle case che verranno abbattute, sono già in atto le procedure per chi vuole ricostruire a San Fratello".
Infine avvisa: “La Chiesa di San Nicolò non verrà ricostruita sullo stesso lotto, perchè i geologi non hanno dato esito positivo agli ultimi sondaggi, di conseguenza il progetto sarà rifatto o riadattato per un'altro sito da individuare".

Lo Monaco si mostra molto fiducioso, confermando che entro un anno, molti lavori saranno ultimati e così i Sanfratellani avranno nuovamente la sicurezza di cui tutti hanno bisogno. Conclude il suo intervento annunciando che in questi giorni verranno erogati due mensilità agli sfollati per l'Autonoma Sistemazione.

Duro l’intervento dell'architetto Maria Teresa Lo Balbo, che ha seguito per conto dei cittadini di San Fratello i lavori di messa in sicurezza: “a tre anni dall'evento bisogna fare due conti, e il fatto che il presidente Crocetta non si sia presentato ci lascia l'amaro in bocca, per noi non è solo importante l'assistenza che ci viene data, ma l'importante è che il Comune di San Fratello investa per il domani. Ciò che più mi rammarica è che a distanza di anni non si è parlato di riqualificazione del territorio. Oltretutto, dopo le tante richieste che ho presentato, ancora non è stato mantenuto l'impegno di un tavolo tecnico per discutere delle maggiori problematiche. Ciò di cui ho paura davvero, è che molto presto così facendo, San Fratello diventerà una frazione di un’altra cittadina". 
Infine conclude: "da tre anni chiedo che venga effettuato un progetto di evacuazione".

Tra le voci, non è mancata quella del politico di casa nostra, Antonino Reitano: “San Fratello sta vivendo un dramma di crisi di lavoro e la gente sanfratellana ha bisogno di delocalizzare". 
Qualche polemica è stata accesa quando lo stesso Reitano ha parlato di alcuni risarcimenti dubbi. Ma Lo Monaco ha voluto precisare che per conto suo non ci sono state illazioni. 

L’ing Foti ha poi ringraziato tutti, dicendo che manterrà ferma la sua presenza e la sua buona volontà nell'aiuto costante alla comunità sanfratellana.

fonte: Antonella Carrini

Commenti

  1. fateci rientrare nelle nostre case dopo 3 lunghi anni non ne possiamo più. si vede che non ci siete voi a piedi piedi!!!

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    1. Antonella hai ragione! devono capire che non ne possiamo piu'. io voglio stare a san Fratello ma sembra che certa gente ci vuole fuori dal paese

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    2. dobbiamo dire grazie a tutti.... questa è bella! il primo che bussa alla mia porta per voti lo faccio correre con le mani in testa.

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    3. Bisogna sensibilizzare con AZIONI FORTI!
      Perchè non riusciamo a coordinarci e andiamo tutti quanti davanti all'Assemblea Regionale Siciliana e blocchiamo l'entrata impedendo/ostacolando l'entrate dei PORCI GROSSI, ostacolando quindi i lavori dell'ARS?
      Se così facessimo, riusciremmo ad ottenere l'attenzione dei Media e magari si ricorderebbero di noi!
      ...ma forse la verità è che è comodo percepire i soldini stando abusivamente nelle abitazioni inagibili, simulare affitti, e fare magagne varie... è grazie a questi ultimi che le cose non si muovono, e ne paghiamo le conseguenze i soliti quattro fessi-onesti!

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