Due scosse di terremoto hanno dato il buongiorno ai
cittadini dei Nebrodi.
Due scosse, una registrata alle 8,50 di magnitudo 3.5 e l’altra
alle 9,37 di magnitudo 3.4, sono state percepite in mattinata dall’INGV nel
territorio tra San Fratello e Caronia.
Secondo l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia le
scosse sono state ad una profondità di 6,4 e 5,5 km. Tra i comuni interessati
oltre a Caronia e San Fratello che si trovano nel raggio di 10-20 km, anche Alcara, Capizzi, Militello, Mistretta,
Reitano, S. Agata, Santo Stefano, Acquedolci e Cerami.
A San Fratello in pochi hanno avvertito le scosse. Non si
tratta di un fenomeno isolato, visto che ad inizio mese una scossa di intensità
simile si era verificata nello stesso territorio. Gli esperti non escludono uno
sciame sismico diffuso che potrebbe interessare la zona nei prossimi mesi. Dopotutto
non sarebbe una cosa nuova, dato che l’intera area nebroidea è soggetta ad
eventi simili nell’arco di tutto l’anno.
Per tranquillizzare i cittadini si
deve precisare però che si tratta nella stragrande maggioranza dei casi di scosse
non elevate, spesso neppure percepite dalla popolazione, con rari picchi al di sopra
dei 4 punti della scala Richter. In ogni caso, è opportuno ricordare quanto è utile eseguire non
di rado prove per verificare la sicurezza degli edifici e i cosiddetti piani di
fuga, soprattutto nei luoghi pubblici.
fonte: INGV
Ll'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia comunica uno sciame sismico diffuso che potrebbe interessare, nei prossimi mesi, il territorio del nostro paese e ricorda "quanto è utile eseguire non di rado prove per verificare la sicurezza degli edifici e i cosiddetti piani di fuga ....." Ma, nessuno si chiede cosa fare. Il nostro paese ha un piano di fuga? NO! Si sono mai fatte prove per verificare la sicurezza degli edifici? NO! Proprio il 14 febbraio u.s. nel mio intervento per l'anniversario della frana del 2010 (presenti le autorità' : Sindaco, capo della Protezione Civile ed autorità varie) ho ricordato della preoccupazione di una mamma che mi aveva chiesto "ma architetto se ci dovesse essere un terremoto come fanno i bambini al campo di calcio ? " e la mia risposta e' stata allora "signora non si preoccupi che in caso di terremoto non ci sarà scampo per nessuno di noi in paese" ma, quello che è gravissimo e che dopo tre anni la situazione e' peggiorata molto perché il rischio di crollo degli immobili è aumentato anche in pieno centro. Perché in paese non abbiamo una via di fuga, infatti le strade attraversano le zone rosse (coinvolte nella frana) e dall'altro lato c'è la vecchia frana dove passa la via Normanni. Ma come ho detto allora, speriamo che ci sia la mano divina a proteggerci visto che alle autorità preposte la cosa non interessa e forse non interessa neanche agli abitanti. E, quindi, contenti voi contenti tutti, gente allegra Dio l'aiuti. Maria Teresa Lo Balbo
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