Ultimi interventi prima delle urne

Stasera e domani i tre candidati lanceranno gli ultimi appelli e poi la parola passerà ai cittadini.


Si stringono i tempi per i candidati a sindaco e le rispettive liste. Questa sera in piazza Ricca Salerno a partire dalle ore 21,00 parleranno Fulia, a seguire Ricca e infine Sidoti. Mentre domani, ultimo giorno disponibile per fare i comizi, i tre verranno sorteggiati per stabilire l’ordine degli interventi.

Probabilmente sono ormai pochi gli indecisi rimasti, ma considerando la gara elettorale ancora molto aperta, siamo convinti che saranno proprio questi ultimi interventi a stabilire il vincitore, che dovrebbe spuntarla per una manciata di voti.

Dalla mezzanotte di venerdì scatterà il silenzio elettorale e poi, domenica alle ore 8, apriranno le urne e i cittadini di San Fratello saranno chiamati a decidere il prossimo sindaco e i componenti del consiglio comunale che amministreranno, salvo imprevisti, fino al 2018. Un quinquennio decisivo perle sorti del paese. [C.E.] 

Commenti

  1. Erano gli anni trenta del xx secolo.

    Acquedolci, per onorare i “Caduti” morti nella guerra 1915/1918 aveva il ‘Parco della RIMEMBRANZA’ — A San Fratello non esisteva ancora un monumento commemorativo, né una targa bronzea o marmifera a ricordare i nomi dei caduti.

    In quel giorno di festa patriottica esaltante la vittoria Italiana della prima guerra mondiale, San Fratello volle festeggiare l’avvenimento in pompa magna.
    Dall’allora frazione di Acquedolci, partirono alla volta della sede comunale tutti le formazioni fasciste, escluse quelle femminili. In due grandi camion, di quelli esistenti a quei tempi, dall’ampio cassone con bandine alzate per sicurezza; fummo stivati e trasportati a San Fratello.
    Cantavamo a gran voce gli inni fascisti inframmezzati da canzoni popolari, mentre ad ogni curva o tornante della strada in salita, che il mezzo si apprestava a fare, ondeggiavamo da destra a sinistra oppure in avanti o
    all’ indietro tutte le volte che lo chauffeur frenava o cambiava la velocità.

    Giunti alla mèta e a terra, dovevamo pulirci dalla polvere accumulatasi nel tessuto, battendo con il palmo della mano aperta, la camicia-nera ora diventata biancastra per la polvere depositatasi lungo la strada sterrata, di terra battuta senza bitume.
    Intonando la canzone “ Il piave mormorava” con l’accompagnamento musicale della bella Banda musicale (Orgoglio sanfratellano) il Podestà tirò la cordicella del lenzuolo che copriva il monumento ed apparve, bello nel suo aspetto marziale bellicoso: il fante, baionetta in canna, in fase di assalto. Sembrava, alla nostra fantasia di balilla, dicesse: “Avanti Savoia” !

    A cerimonia terminata, nel viaggio di ritorno la polvere
    si trasformava in polverone per effetto della maggior velocità che il
    veicolo acquistava sulla strada in discesa. La divisa si riduceva indecorosa. Nel vedermi ricoperto di cotanta polvere, mamma esclamava: “figlio mio… come ti sei ridotto !”; togliendomi da dosso camicia e pantaloncini andava fuori, all’aperto, per scuotere ben bene gli indumenti, prima ancora di lavarli.




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