10 Maggio, la grande festa dei Tre Santi Alfio, Filadelfio e Cirino

Si attendono a San Fratello centinaia di presenze da tutta l'isola.


di Carmelo Emanuele.
Abbiamo appena fatto in tempo a riporre nel cassetto trombe e giubbe dei giudei, ed ecco che San Fratello torna protagonista e teatro di celebrazioni, con la secolare Festa dei Patroni Alfio, Filadelfio e Cirino.

I tre Santi Martiri vengono festeggiati in maniera davvero originale a San Fratello, luogo che in passato ha preso il nome da uno dei tre fratelli, quel "Filadelfio" appunto, che contraddistingue in maniera inequivocabile la discendenza Sanfratellana di una famiglia.

I Sanfratellani lo sanno bene, visto che ancora inconsciamente non hanno mai accettato nella lingua madre il passaggio da San Filadelfio a San Fratello, avvenuto in data non precisa in epoca medievale.

Intanto oggi la festa come succede un po' ovunque, ha cambiato faccia, per alcuni in meglio per altri in peggio, ciò che conta è la devozione del popolo verso le Sante reliquie che trovate in questo territorio dopo l'arrivo dei normanni, hanno di fatto cambiato la storia del paese arricchendo la cultura e le tradizioni popolari.


La festa ha inizio già dal primo mattino, quando nell'attuale Chiesa Madre è tutto pronto per riportare le reliquie nel luogo dove si dice siano state ritrovate, quel Monte Vecchio un tempo sede del primo nucleo abitato di San Fratello, oggi zona archeologica ancora poco sfruttata dopo i ritrovamenti di epoca greco-romana. Chissà cosa ci nasconde ancora quel Vecchio territorio che guarda uno dei litorali più belli dell'isola.

Ma il 10 maggio è la Festa dei Santi, ed ecco i cavalli accompagnare una processione impoverita, che certamente non ricorda più i fasti del tempo quando il Santo veniva conteso a spalla, e della gente al seguito si poteva solo immaginare la fine, ma è sempre una gran bella emozione vedere il simulacro tornare a calpestare la Sacra terra.


Lo spirito religioso comunque è ancora qui vivo e vegeto, seppur ridotto ai minimi termini perché distratto dalla maestosità del Cavallo Sanfratellano, non è facile trovarlo, appare di rado ma è forte e orgoglioso fra una "Roccia" carica di lacrime e sudore, e un "Monte" avvolto dal mistero.

Successivamente il corteo giunge ai piedi del bellissimo Santuario, una costruzione che fece la sua comparsa probabilmente 900 anni fa, anche se a vederlo, anche lui non ha resistito a modificare la sua faccia nel tempo; questa cattedrale in un "apparente" deserto attende da settant'anni il suo nuovo destino, come un anziano mai stanco vuole continuare a rendersi utile per il suo amato popolo, ma chissà perché si continua ad ignorarlo e riceve la visita dai suoi figli solo una volta all'anno. 

A guardarlo quotidianamente lassù isolato durante l'anno, in certi giorni sembra urlarci: "heylà, io voglio rendermi utile per salvare San Fratello! Mi sentite?!?!?!". Ma è difficile sentire quando si vive dall'altra parte della montagna o sulla comoda costa.


Poi la Santa Messa finisce e la popolazione rinnova la sagra storica fra un buon spuntino all'aperto, un giro a cavallo e una distratta visita all'interno del prezioso Santuario.


Dopo aver consumato un pasto in compagnia e con l'allegria che contraddistingue i Sanfratellani, di nuovo giù, si torna in paese nella piazza Convento a salutare il Santo e le reliquie, un arrivederci al prossimo anno, gran parte della popolazione ritornerà alla propria vita, mentre cavalli e cavalieri si preparano ad una serata insieme fra compari, buoni prodotti caseari e qualche bicchiere di troppo. 

Per i turisti consigliamo di cogliere l'occasione per assaggiare qualche buon prodotto tipico, ne varrà certamente la pena.

Commenti

  1. Buon 10 maggio a tutti gli amici sanfratellani

    RispondiElimina
  2. RICORDANDO IL 10 MAGGIO.
    A tutti tutti, gli ALFIO, FILADELFIO E CIRINO. Il mio augurio di vero cuore sincero.

    RispondiElimina

Posta un commento