Insegnare il galloitalico ai figli li aiuterà ad avere successo

Tutti gli studi confermano che imparare più lingue aiuta ad utilizzare strategie diverse di pensiero.

Sono ormai diversi gli studi che confermano quanto sia utile imparare più lingue nella vita. I bambini soprattutto potranno beneficiare di sostanziali aiuti a livello cognitivo. Ciò che rende in tal proposito speciale la terra di San Fratello riguarda proprio l'opportunità non solo del bilinguismo ai nuovi nati, ma di imparare tre lingue: italiano, siciliano e galloitalico. Ma viene sfruttata questa opportunità nel mondo sempre più globalizzato di oggi? 

Purtroppo sempre meno, e ciò che desta maggiore stupore riguarda i dati statistici che confermano la continuità del galloitalico e/o del siciliano solo in un ristretto numero di famiglie, mentre sono proprio i nuclei familiari dove gli studi hanno portato maggiori successi a trasmettere sempre meno le lingue locali, preziosi codici di comunicazione alternativi, che non andrebbero a sostituire l'italiano ma solo ad affiancarlo nel processo di crescita e formazione.

Stranamente a San Fratello si notano nuclei familiari in cui i genitori parlano tra loro in galloitalico, rivolgendosi però ai figli in italiano, togliendo loro una grossa opportunità di crescita e formazione, limitando anche la loro area cognitiva e di pensiero. 
   

Da San Fratello provengono grandi personaggi: religiosi, storici, studiosi e colti uomini del nostro tempo, che avevano nel loro bagaglio culturale insieme alla lingua nazionale, il galloitalico e il siciliano. A quanto pare non ostacoli come molti hanno paradossalmente pensato in passato, piuttosto una marcia in più poiché dotati di codici di comunicazione diversi che li hanno aiutati nella vita. Quanti di questi uomini hanno trasmesso questa loro dote linguistica ai figli?

Eppure, non è mai troppo tardi per imparare! A tal proposito segnaliamo un gruppo Facebook davvero speciale "San Frareu - Zzea parduoma u dialott d'u nasc paies", curato da Benedetto Di Pietro, Filadelfio Vasi, Pino Foti e Carmelo Faranda. Nel gruppo è possibile iniziare a leggere e scrivere il galloitalico di San Fratello, inoltre nella sezione "file" sono disponibili alcune guide pratiche per imparare a parlare la prestigiosa lingua di San Fratello.     

l’Economist promuove il bilinguismo: in sostanza, le persone che parlano due lingue sono più flessibili perché possono applicare strategie diverse di pensieroI bimbi esposti dalla nascita a più lingue fanno qualche confusione all’inizio, ma già verso i quattro anni sanno districarsi perfettamente. Il rischio che abbiano un vocabolario ridotto è limitato al periodo infantile, mentre i vantaggi sono rilevanti, dimostrati, e durano per tutta la vita: i bambini bilingui sono più precoci nel prendere decisioni e nel portare a termine compiti complessi.

L’università Vita-Salute San Raffaele di Milano conferma: il bilinguismo regala anche creatività, capacità di concentrazione, fiducia in se stessi, attitudine a capire gli altri e a prendere buone decisioni in tempi brevi e con sforzo minore.

Sembra anche – questo lo dice una ricerca pubblicata su Neurology – che sapere due lingue allontani di quasi cinque anni il rischio di Alzheimer indipendentemente da ogni altra variabile (istruzione, sesso, occupazione). 

Inoltre le persone bilingui hanno una gamma comportamentale più ampia e possono, cambiando lingua, arrivare a cambiare personalità, come racconta questo grazioso articolo uscito su La Voce di New York.

Il Telegraph elenca i sette vantaggi dell’essere bilingui: si diventa più brillanti e più abili nel multitasking, la memoria e la percezione migliorano così come la sensibilità linguistica e la capacità di decidere razionalmente. E, infine, c’è quella faccenduola dell’Alzheimer.

Tutto ciò, ovviamente, c’entra men che niente con l’abuso del detestabile itanglese. Parlare due lingue non vuol dire buttare nel frullatore del discorso parole straniere a casaccio, e spesso a sproposito.

fonte: Annamaria Testa, Perché due lingue sono meglio di una

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